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ScoiattoloGrigio.org
News 2014

28 dicembre 2014

Domenica 21 dicembre si e' tenuto il previsto presidio a Nervi, con buona presenza di attivisti nell'occasione dall'animo comprensibilmente esacerbato a seguito del ritrovamento di un altro scoiattolo morto verificatosi pochi giorni prima; anche i passanti hanno potuto prendere visione in foto dell'esito concreto dell'azione della Regione Liguria, ed esprimere il loro raccapriccio ed indignazione.


Il presidio ha avuto un buon riscontro sui media locali (Il Secolo XIX e Il Corriere Mercantile) e sulle pagine locali de Il Giornale, anche se per un malinteso poi chiarito sono state attribuite in virgolettato a scoiattologrigio.org affermazioni in realta' effettuate da persona simpatizzante ma non riconducibile a questo sito, persona che con l'occasione si ringrazia per il lavoro svolto.  Dato che in massima parte si trattava di affermazioni condivisibili non si e' ritenuto necessario inviare precisazioni.


Cinque giorni dopo il ritrovamento dello scoiattolo morto a Nervi e' anche finalmente arrivata la spiegazione degli illustri scienziati che si occupano del progetto, nei termini seguenti: "Al fine di poter verificare il buon andamento delle catture degli scoiattoli grigi dei parchi di Nervi e adiacenze, alcuni degli scoiattoli gia' catturati e sterilizzati sono stati marcati e nuovamente liberati negli stessi parchi di Nervi secondo un protocollo comunicato al servizio cites del Corpo Forestale, incaricato della verifica della correttezza delle operazioni di cattura. Quando vengono fatte le sessioni di cattura la percentuale di scoiattoli gia' marcati sul totale dei catturati permette ai ricercatori di stimare quanti animali non sterilizzati potrebbero essere ancora presenti nei parchi (ecc.)".

In buona sostanza ora si sostiene che la presenza contemporanea nei parchi di scoiattoli sterilizzati e non sterilizzati aiuterebbe i ricercatori nel loro lavoro, che e' esattamente il contrario di quanto i ricercatori stessi hanno sempre sostenuto nei loro scritti. Per quanto constatato visivamente sullo scoiattolo trovato morto, e su altro avvistato vivo sempre nei parchi, come metodo di marcatura anziche' il taglio di un orecchio apparentemente sembrerebbe ora essere stata adottata la rasatura della meta' terminale della coda, in difformita' da quanto inizialmente previsto dal capitolato dell'appalto assegnato alla clinica veterinaria.  Con questo sistema pero' una volta ricresciuto il pelo diventerebbe impossibile distinguere gli scoiattoli sterilizzati da quelli non sterilizzati eventualmente ancora presenti, il che potrebbe portare a difficolta' operative, ed anche alla possibilita' di ipotetiche richieste di proroga del progetto basate sulla constatazione della perdurante presenza di scoiattoli grigi in effetti pero' gia' sterilizzati.  Ci si riserva di tornare sul tema se e quando i ricercatori avranno la buona grazia di comunicare al pubblico interessato il contenuto esatto del protocollo da loro menzionato.
18 dicembre 2014

Nella giornata di oggi siamo stati purtroppo informati del ritrovamento di un altro scoiattolo morto, con i punti di sutura ancora ben visibili.  Un'altra vita spezzata senza motivo, davanti alla quale ci inchiniamo.



Le circostanze del ritrovamento lasciano qualche perplessita', dato che lo scoiattolo e' stato trovato lungo un muro di confine dei parchi di Nervi, mentre gli esemplari sterilizzati avrebbero dovuto essere trasportati in altra zona della citta'.  Stranamente all'apparenza nessun orecchio sembrava presentare il taglio che avrebbe dovuto esserci dopo la sterilizzazione.   Il microchip previsto dal protocollo di sterilizzazione c'era, come ha potuto constatare una guardia zoofila fatta intervenire, e la ferita sull'addome fresco di rasatura pure.  Chissa' se gli illustri scienziati che si occupano del progetto avranno la buona grazia di dare una spiegazione plausibile...
17 dicembre 2014

Domenica 21 dicembre dalle 15 alle 19 si terra' un presidio in Piazza Pittaluga a Genova Nervi, all'inizio del viale che conduce alla stazione ferroviaria, per rinnovare la protesta contro l'eradicazione degli scoiattoli grigi dai parchi di Genova Nervi.

Come sempre si invitano attivisti e simpatizzanti che parteciperanno al presidio a mantenere un comportamento corretto e si ricorda che la lotta per i diritti degli animali e' una lotta contro discriminazioni ingiuste nei confronti di esseri senzienti, e quindi non e' compatibile con la tolleranza verso discriminazioni altrettanto ingiuste nei confronti di esseri umani, e conseguentemente nemmeno con atteggiamenti o simboli che si rifacciano a titolo di esempio ad idee sessiste, fasciste, omofobe, razziste.
17 dicembre 2014

E' stato realizzato un altro volantino sul caso degli scoiattoli di Genova Nervi, che critica aspramente l'incapacita' della classe politica locale. Il volantino puo' essere scaricato accedendo alla sezione "Attivismo" di questo sito.
14 dicembre 2014

E' stato presentato ai media con il consueto sforzo propagandistico il progetto per "salvare" gli scoiattoli rossi in Umbria, che naturalmente si sostanzia soprattutto nell'uccisione degli scoiattoli grigi.  Osserviamo con compiacimento che non tutti i media si sono limitati a riprodurre le veline istituzionali, come certamente avrebbero desiderato i responsabili del progetto, e in particolare Il Messaggero ha pubblicato un articolo particolarmente sarcastico sulla necessita' ed utilita' del progetto, nonche' sui suoi presupposti intrinsecamente affini al razzismo (88).
14 dicembre 2014

Nell'ambito dell'abituale lavoro di ricerca abbiamo avuto occasione di imbatterci in un volume del 2011 edito dal National Parks and Wildlife Service di Dublino, in Irlanda, e relativo a due esperimenti di trasferimento di nuclei di scoiattoli rossi (87).

La lettura fa emergere degli aspetti piuttosto interessanti, sia in assoluto che in comparazione con l'esperimento di sterilizzazione e trasferimento degli scoiattoli grigi di Genova, che in confronto si puo' ritenere condotto con modalita' alquanto improvvisate.

Si legge infatti che gli esperimenti irlandesi sono stati condotti con una tecnica graduale, ossia gli scoiattoli non sono stati gettati ex abrupto in un ambiente a loro ignoto, ma sono stati fatti acclimatare in appositi ampi gabbioni collocati all'interno dell'area dove sarebbero poi stati rilasciati, e si osserva che in caso invece di rilasci immediati e' probabile che un maggior numero di individui si allontani dall'area prescelta.  E' appena il caso di ricordare che gli scoiattoli dei parchi di Nervi sono stati rilasciati in una nuova area senza il minimo periodo di acclimatazione, e per di piu' ancora con i punti di sutura della ferita chirurgica.  Nessuna meraviglia quindi che gli scoiattoli siano stati avvistati al di fuori dell'area designata, ne' che alcuni di loro abbiano presto fatto una brutta fine, fine che peraltro non deve avere rattristato piu' di tanto i biologi (ma bio dovrebbe voler dire vita!) che alla fin fine si ponevano e si pongono l'obiettivo di eradicarli, e che preferibilmente, dove possono, perseguono quell'obiettivo tramite uccisioni tout court.

Nei casi irlandesi descritti nel volume citato gli scoiattoli sono stati monitorati dopo il rilascio con tecniche di radio tracking, per valutare il grado di successo dell'operazione; e' comprensibile, dato che si trattava di animali considerati da proteggere, cosi' come e' comprensibile che analoghe attenzioni non siano state riservate agli scoiattoli genovesi, considerati invasori alieni dai ricercatori che si sono presi cura di loro.

Accantonando i nostri riferimenti al caso genovese e proseguendo la lettura del volume, lo stesso conferma che lo scoiattolo rosso non e' minimamente a rischio di estinzione secondo l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, ne' e' considerato tale dalla direttiva Habitat dell'Unione Europea. Non si tratta esattamente di una novita' per chi legge questo sito, ma fa piacere vederlo ribadito.

Lo studio menziona che nei precedenti 25 anni erano stati condotti dieci esperimenti di trasferimento di scoiattoli rossi in Europa, quattro dei quali erano falliti.  Il dato maggiormente interessante pero' e' la lettura di cosa viene considerato un successo dai ricercatori, e sul punto si precisa che l'esperimento si considera riuscito quando il 50% degli scoiattoli sopravvive fino alla successiva stagione riproduttiva.  In altri termini avere condannato a morte "solo" meta' degli scoiattoli traslocati e' considerato un successo, e questo evidenzia nella maniera piu' chiara possibile la assoluta noncuranza se non addirittura il disprezzo verso le vite individuali che alberga nelle menti dei ricercatori.

Infine, il volume chiarisce benissimo che l'interesse verso lo scoiattolo rosso e' dettato anche da assai terrene ragioni di profitto economico, in quanto e' considerato un'attrazione per il turismo (pseudo)ecologista; in particolare si cita il caso inglese della riserva naturale di Formby, che stima una spesa turistica annua di un milione di sterline legata agli scoiattoli rossi, e si menzionano simili considerazioni in Scozia e in Galles.
8 dicembre 2014

Rossoscoiattolo.eu, il sito degli acchiappascoiattoli, ha riportato di recente con una certa soddisfazione l'uscita di una pubblicazione della Commissione Europea dedicata al progetto Life (86), che contiene una sezione (pag. 45-48) dove viene descritto il lavoro fin qui svolto per l'eliminazione degli scoiattoli grigi dal territorio italiano.

Noi osserviamo che basta scorrere l'indice della pubblicazione per constatare che il cosiddetto progetto "Life" (vita) e' in realta' un progetto di morte mirato allo sterminio di massa (eradicazione) di intere specie animali e vegetali, ma davvero non siamo piu' sorpresi dall'uso cosmetico delle parole per nascondere realta' impresentabili.

Per quanto concerne in particolare il caso degli scoiattoli grigi dei parchi di Nervi, osserviamo anche che viene ripetuta un'affermazione constatata sul campo essere non veritiera, ossia quella secondo cui le gabbie trappola sarebbero dotate di un apparato radiotrasmittente per avvisare i ricercatori quando uno scoiattolo e' rimasto chiuso dentro, al fine di intervenire prontamente e minimizzarne lo stress. Gia' a gennaio di quest'anno avevamo prodotto documentazione fotografica e video (4) (5) (6), sia nostra che dei media locali, che evidenzia inequivocabilmente come le gabbie non abbiano proprio nessun dispositivo radiotrasmittente, ma evidentemente questo non scoraggia dal persistere in questo tipo di discutibile strategia comunicativa.

Stando alla pubblicazione e' ancora in fase di valutazione l'ipotesi di introdurre forzosamente gli scoiattoli rossi nei parchi di Nervi, e si cita il Dott. Balduzzi dell'Universita' di Genova che dichiara di sperare che gli stessi divengano visibili e familiari come lo erano i grigi, e li sostituiscano nel cuore degli abitanti.  Per mera cronaca si ricorda che gli scoiattoli rossi nei parchi di Nervi non ci sono mai stati, come risulta inequivocabilmente da uno scritto gia' precedentemente citato del responsabile del progetto di eliminazione degli scoiattoli grigi italiani (30), ma si sa che ai nostri scienziati piace giocare con la natura...

Un altro passaggio degno di nota e' quello che esprime ottimismo sull'utilita' delle misure intraprese, se continuate.  Tradotto in termini pratici sembra proprio l'anticipo di richieste di nuovi finanziamenti per la prosecuzione (eterna?) del progetto, di cui godranno presumibilmente gli stessi beneficiari.
7 dicembre 2014

Novembre 2011: l'allora assessore all'ambiente della Regione Liguria, competente anche per la gestione del ciclo dei rifiuti, emetteva un comunicato stampa per convincere il popolo ignorante che l'intervento di eliminazione degli scoiattoli grigi dal parco di Genova Nervi era necessario per evitare pesanti sanzioni da parte dell'Unione Europea.



Aprile 2013: dopo che il popolo un po' meno ignorante del previsto aveva fatto insistentemente notare che il rischio di sanzioni non esisteva, documentando la circostanza, la Regione aveva fatto un'imbarazzata retromarcia, precisando sul suo sito dedicato all'ambiente che in effetti il rischio non sussisteva, attribuendo peraltro ad imprecisati organi di stampa la tesi precedentemente sostenuta; la Regione procedeva comunque a tutta forza con il suo progetto di eliminazione degli scoiattoli.


Dicembre 2014: le sanzioni europee tante volte invocate arrivano, e sono salatissime, dai 40 milioni di euro in su, ma non riguardano la gestione degli scoiattoli grigi bensi' quella dei rifiuti a livello nazionale (83). Pur essendo svariate le regioni corresponsabili, vale la pena di ricordare che la Regione Liguria si era in precedenza distinta per la sua propensione a richiedere a livello nazionale deroghe alla normativa esistente, e comunque a concederle a livello regionale (84).

Poco prima, come indecente ciliegina sulla torta, era uscita la notizia dell'arresto a Genova di un funzionario dell'AMIU, l'azienda municipalizzata che si occupa della gestione dei rifiuti.  A quanto si legge, pare che da anni in cambio di serate con escort e verosimilmente anche di corrispettivi monetari il funzionario elargisse appalti ad imprenditori pure arrestati e ritenuti vicini alla 'ndrangheta (85).

Le conclusioni sulla credibilita' delle preoccupazioni ambientaliste dell'attuale classe politica sono lasciate al lettore.
29 novembre 2014

Il notiziario Legnano News informa che a breve partira' il primo censimento sulla popolazione degli scoiattoli grigi presenti al Parco Castello di Legnano e nelle aree verdi limitrofe (82).  Dato che i primi progetti di eliminazione degli scoiattoli dal parco risalgono a qualche anno fa, ne segue che gli stessi hanno iniziato ad essere preparati senza avere la minima idea della consistenza del presunto "problema", ad ulteriore evidenza della dubbia competenza delle istituzioni che se ne occupano.

L'articolista definisce anche il problema come apparentemente ridicolo, salvo poi definirlo come decisamente importante sulla base delle note tesi degli acchiappascoiattoli.  Di sicuro a noi suonano ridicole le affermazioni del responsabile ambiente del Comune, che stando all'articolo paventerebbe il timore che gli scoiattoli grigi di Legnano possano invadere i boschi di tutta Europa (testuale) senza pero' precisare l'ambito temporale entro cui cio' potrebbe accadere.  Un recente studio sulla colonia di scoiattoli grigi esistente nel perugino, gia' da noi menzionato, ha evidenziato una velocita' di spostamento di 290 metri all'anno; a quel ritmo gli scoiattoli di Legnano impiegherebbero piu' di un secolo per invadere Como, e con un po' di fortuna nell'anno 5.000 dopo Cristo le gloriose armate di scoiattoli grigi potrebbero piantare le loro bandiere sul palazzo del Reichstag di Berlino, un po' in ritardo per la verita' rispetto alle armate di Stalin...

Piu' sobriamente: se anche tra tremila anni le pianure d'Europa fossero popolate da scoiattoli grigi, le sue montagne e i suoi boschi di conifere continuerebbero a vedere gli scoiattoli rossi, e dunque il "problema" esiste soprattutto nella mente di chi vuole che esista.
23 ottobre 2014

Prosegue la pubblicazione di studi scientifici che evidenziano come il non disinteressato catastrofismo di chi parla di devastazioni ambientali (sic!) provocate dagli scoiattoli grigi sia privo di serio fondamento, per usare un eufemismo.

L'ultimo studio in ordine di tempo e' stato pubblicato il 22 ottobre dalla rivista Plos One (81), e si e' proposto di verificare gli effetti che la presenza di scoiattoli causa alle popolazioni di uccelli in ambito urbano.

Come si ricordera', tra le accuse insensate rivolte agli scoiattoli grigi c'e' anche quella di mettere a repentaglio la sopravvivenza degli uccelli selvatici (nientemeno!) a causa dell'occasionale predazione delle uova nei nidi, accusa peraltro che e' stata poi sconfessata da una ricerca effettuata da Natural England assieme al British Trust for Ornithology.

Questa nuova ricerca, condotta dalle universita' di Sheffield e di Exeter, ha effettuato un'analoga indagine, ma con riferimento agli ambiti urbani.  La conclusione che ha tratto e' che la presenza di scoiattoli grigi ha un'influenza molto limitata e solo verso alcune specie piu' sensibili alla predazione nei nidi, mentre la disponibilita' di spazi verdi e la loro qualita' ha un impatto nettamente superiore sulla ricchezza delle specie aviarie e sulla dimensione delle loro popolazioni. Gli autori raccomandano quindi a chi si occupa della conservazione delle popolazioni di uccelli in aree urbane di concentrarsi a migliorare la disponibilita' di un habitat di buona qualita' invece di pensare a controllare gli scoiattoli grigi.
19 ottobre 2014

Voi farete una brutta fine.

Non ci riferiamo all'ormai famosa frase pronunciata dal presidente della Regione Liguria all'indirizzo di un giornalista di un'emittente televisiva locale, reo di porre domande scomode a proposito della recente alluvione che ha devastato (lei si', altro che gli scoiattoli grigi!) la citta' di Genova (80), che si aggiunge ad altri esempi di assai dubbia gestione delle tematiche ambientali in Liguria, quali il caso della Tirreno Power e quello della discarica di Scarpino.

Ci riferiamo invece alle prospettive di sopravvivenza degli scoiattoli grigi del parco di Genova Nervi, che continuano ad essere soggetti a catture, sterilizzazioni e trasferimenti forzosi in altri luoghi.

Gia' qualche mese fa avevamo riferito come in letteratura scientifica esistesse documentazione di precedenti esperienze di catture e spostamenti forzosi di scoiattoli, esperienze svoltesi nel Maryland (Stati Uniti) e ad Anversa (Belgio) e concluse con esiti disastrosi e letali per la maggior parte degli scoiattoli senza nemmeno che gli stessi fossero stati sottoposti al trauma chirurgico della sterilizzazione; in quei casi infatti si trattava "solo" di catture e spostamenti.

Avevamo inoltre segnalato le nostre perplessita' perche' i siti dedicati al progetto di "gestione" dello scoiattolo grigio da molti mesi non riportano notizie sull'avanzamento del progetto stesso a Genova, e tantomeno sulla sorte degli scoiattoli catturati, sterilizzati e trasferiti.

Ieri in tarda serata siamo stati avvertiti del ritrovamento di uno scoiattolo morto, ben fuori dal parco dove era stato rilasciato, con i punti di sutura ancora perfettamente visibili e con in viso i segni di una sofferenza che deve essere stata particolarmente penosa.

Il video che abbiamo poi girato, non particolarmente piacevole da vedere, nemmeno per chi ha fatto le riprese (e si nota dalle immagini malferme), e' presente a questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=Z8p9COuO_SI

Secondo quanto riferitoci, persone del posto avrebbero anche detto che ritrovamenti in zona di scoiattoli morti sarebbero gia' avvenuti altre volte, e che peraltro in precedenza i residenti avrebbero semplicemente depositato i corpi nei cassonetti della spazzatura, non essendo a conoscenza delle procedure da seguire.

Non e' mai troppo tardi per abbandonare un progetto stupido e sbagliato.  Riusciranno a comprenderlo le istituzioni?  Data la stoffa che non perdono occasione di dimostrare e' lecito dubitarne, e quindi gli scoiattoli grigi, o almeno molti di essi, faranno una brutta fine.  Catturati in nome della legge, sterilizzati in nome della legge, lasciati morire per strada in nome della legge.
18 ottobre 2014

La Provincia di Torino ha rilasciato un'autorizzazione alla cattura di scoiattoli (sia grigi che rossi) a fini di studio, valida fino al 31 dicembre 2016 (79).  L'autorizzazione e' stata rilasciata formalmente al Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate dell’Universita' degli Studi dell’Insubria di Varese anche se a ben leggere tra le persone autorizzate alle catture ve ne sono anche di provenienza delle Universita' di Milano e Torino, che del resto avevano presentato richiesta assieme all'Universita' autorizzata. Non manca naturalmente la presenza del Dott. Bertolino dell'Universita' di Torino, e in effetti piuttosto curiosamente il documento in PDF pubblicato sul sito della Provincia di Torino si intitola proprio "DET_AUT_SCOIATTOLI_BERTOLINO_2014"; una dedica ad personam, insomma...

4 ottobre 2014

Un articolo pubblicato sul sito dedicato al progetto di uccisione degli scoiattoli grigi (78) puo' essere preso come esempio della radice del problema, ovvero il pregiudizio antropocentrico e xenofobo che contraddistingue l'approccio purtroppo prevalente nelle facolta' di biologia.

L'articolo infatti si sofferma a descrivere il ruolo degli scoiattoli negli ecosistemi (ruolo che ovviamente devono avere, altrimenti che ne sarebbe della nostra ansia di catalogare e spiegare?), notando che gli scoiattoli non si limitano a sfruttare le foreste per mangiare e vivere, ma le aiutano favorendone il rinnovamento.  Gli scoiattoli infatti hanno l'abitudine di accumulare scorte di noci e semi seppellendoli sottoterra e conseguentemente, siccome non sono poi in grado di ritrovarli tutti, alcuni semi avranno la possibilita' di germinare e dare vita a nuove piante.

Gli scoiattoli inoltre hanno l'abitudine di nutrirsi anche di funghi, pure utili alla crescita delle piante, espellendone poi le spore con le feci e favorendone quindi la riproduzione.  Gli scoiattoli, i funghi e le piante sono quindi secondo l'articolo collegati da complesse relazioni ecologiche di mutuo vantaggio che assicurano la presenza di ciascuno di essi.

Il problema e' che a spargere semi e spore non sono solo gli scoiattoli rossi ma anche gli scoiattoli grigi, e ovviamente sarebbe impensabile lodare il ruolo di questi ultimi negli ecosistemi da parte di chi invece ne invoca l'uccisione.  Come risolvere quindi la difficolta'?  Molto semplicemente dicendo che lo scoiattolo grigio ha una strategia di accumulazione dei semi e di consumo dei funghi "diversa" da quella dello scoiattolo rosso, e "quindi" la sostituzione dello scoiattolo rosso con quello grigio potrebbe avere effetti "negativi" sulla composizione e sul funzionamento dei boschi.


A parte l'immancabile uso del condizionale ("potrebbe") emerge insomma la solita inaccettabile equazione per cui diverso e' automaticamente uguale a negativo, ma ormai si e' davvero abituati a questa sciagurata impostazione da parte di queste persone.
4 ottobre 2014

Secondo quanto riportato dal Secolo XIX (77) si sarebbe aperto uno scontro tra Procura della Repubblica e Regione Liguria sulla centrale Tirreno Power di Vado Ligure, da tempo sotto sequestro giudiziario per un'indagine dove si ipotizza il reato di disastro ambientale.

Secondo quanto riportato nell'articolo infatti una recente delibera regionale per concedere l’autorizzazione ambientale a Tirreno Power sarebbe considerata dalla Procura come un via libera a continuare nelle emissioni inquinanti oggetto dell’inchiesta.

Insomma, con libera interpretazione pare che anche i tribunali siano dell'opinione che le istituzioni locali competenti per la tutela dell'ambiente avrebbero dovuto e dovrebbero occuparsi di cose diverse dagli scoiattoli grigi, e dovrebbero farlo meglio.
4 ottobre 2014

Il WWF, in collaborazione con altre realta', ha pubblicato l'edizione 2014 del Living Planet Report (74).  In esso si legge che dal 1970 ad oggi le popolazioni di animali vertebrati sulla terra si sono ridotte mediamente del 52%, principalmente a causa dello sfruttamento umano per caccia e pesca, del degrado ambientale o della perdita tout court degli habitat, e del cambiamento climatico.  Certo agli scoiattoli grigi non si puo' imputare la scomparsa di quelli rossi, prima di tutto perche' questi ultimi non sono affatto scomparsi ne' sono a rischio di estinzione, e poi perche' gli scoiattoli rossi sono presenti in tutta Europa continentale ed Asia, dove ad eccezione dell'Italia non ci sono scoiattoli grigi.

En passant, agli zelanti tutori dell'ambiente e della biodiversita' val sempre la pena di ricordare che secondo Greenpeace (75) l’ecosistema piu' ricco di biodiversita' al mondo e' l'Amazzonia, e la causa principale della distruzione delle sue foreste e' la necessita' di trovare spazi per le colture necessarie per l'allevamento di bovini.  Un recente studio del Nutrition Ecology International Center (76) del resto conferma che i cibi di origine animale hanno un impatto ambientale 17 volte superiore a quello dei cibi di origine vegetale.  Staremo quindi a vedere se per tutelare l'ambiente e la biodiversita' la dirigenza delle associazioni ambientaliste rinuncera' alle bistecche e diventera' vegan, o se invece trovera' piu' comodo continuare a prendersela con gli scoiattoli grigi...
4 ottobre 2014

E' stato definitivamente approvato in sede UE il regolamento sulle cosiddette specie aliene invasive (73), che di fatto dara' il via libera ad un bagno di sangue (o di linfa, dato che riguarda anche le specie vegetali) di proporzioni difficilmente immaginabili, dato che prevede per gli stati membri l'obbligo di adottare misure per il controllo o l'eradicazione di chi non e' considerato autoctono; per gli scoiattoli grigi e per tanti altri animali e vegetali non varra' lo ius soli e verranno sterminati anche se presenti in Europa da svariate generazioni, e finalmente gli improvvisati sceriffi del Far West che tanto hanno voluto impiccare gli scoiattoli grigi all'albero piu' alto potranno dire di volerlo fare "in nome della legge" senza piu' dire una bugia.
4 ottobre 2014

Registriamo un altro episodio tragicomico della telenovela della discarica di Scarpino, che come ormai noto opera da tempo in condizioni da molti ritenute al limite del disastro ambientale: la giunta regionale ligure ha infatti approvato un disegno di legge per revocare una sua stessa legge regionale approvata meno di due mesi fa che consentiva la prosecuzione dell'attivita' della discarica.  Il risultato pratico e' che i contribuenti genovesi e degli altri comuni liguri che si servivano della discarica dovranno prevedibilmente sborsare una cifra vicina ai 16 milioni di euro per esportare i rifiuti fuori regione, in attesa dell'entrata in funzione di nuovi impianti a norma (72).  La cosa probabilmente non scomporra' piu' di tanto quegli amministratori locali che sono sempre sembrati piu' preoccupati dei presunti danni causati dagli scoiattoli grigi dei parchi di Genova Nervi che di quelli concreti ed effettivi a questo punto evidentemente causati dall'insipienza della classe politica.
21 settembre 2014

Proseguono le cattive notizie per i ricercatori coinvolti nell'eliminazione degli scoiattoli grigi; dopo i recenti studi dei loro stessi colleghi che mettono pesantemente in dubbio gli effetti negativi degli scoiattoli grigi sulle popolazioni di scoiattoli rossi, sono le cronache dell'economia ad assestare robuste picconate alla credibilita' di alcune tesi degli esperti che tirano le fila dei progetti di pulizia etnica in corso in Italia.

Si ricordera' infatti che nel 2001 Genovesi e Bertolino in un loro volume avevano affermato che in assenza di interventi gli scoiattoli grigi avrebbero verosimilmente attaccato i noccioleti delle Langhe dove si concentra la maggior parte della produzione piemontese di nocciole, che allora era stimata in 100.000 quintali all'anno, e ne avrebbero distrutto il 10-15%, e che dieci anni dopo e senza interventi sugli scoiattoli, a dispetto di tali fosche previsioni, il Consorzio Tutela Nocciola Piemonte aveva reso noto che la produzione anziche' scendere era salita a 150.000 quintali all'anno.

Altre notizie dello stesso tenore si sono susseguite quest'anno: in Turchia infatti, dove non ci sono scoiattoli grigi, la produzione di nocciole e' calata nel 2014 di oltre il 30% a causa del maltempo.  Rimanendo nei nostri confini, cali anche maggiori e per lo stesso motivo si sono avuti nel viterbese, dove pure non ci sono scoiattoli grigi.  In Piemonte invece, dove gli scoiattoli grigi ci sono, le cronache parlano di un'annata da record sia in termini di quantita' che in termini di qualita' (71), grazie alle favorevoli condizioni meteorologiche e all'assenza di malattie delle piante.  Se proprio quindi vogliono parlare di nocciole gli esperti che si occupano di scoiattoli grigi farebbero molto meglio ad andare prima a trovare i coltivatori di nocciole, e a farsi spiegare da loro quali sono i fattori che hanno una effettiva importanza per la buona riuscita del raccolto, e quali invece sono sostanzialmente irrilevanti.

Un'ultima doverosa nota: come ovvio non in tutti gli anni si possono registrare raccolti record.  Se quindi l'anno prossimo il raccolto piemontese dovesse essere sensibilmente inferiore e qualcuno avesse l'ardire di sostenere che e' tutta colpa degli scoiattoli grigi, si sappia in anticipo che si tratterebbe di un esercizio intellettuale ai limiti della ciarlataneria.
14 settembre 2014

La rivista Ecology and Evolution ha appena pubblicato uno studio condotto dall'Universita' di Liverpool in collaborazione con il Moredun Institute di Edimburgo (70), e relativo principalmente alle dinamiche delle popolazioni di scoiattoli rossi in presenza di epidemie di squirrel poxvirus e/o di scoiattoli grigi nella stessa zona.  Lo studio, a ben leggere, contiene alcune affermazioni che potrebbero avere un effetto dirompente per il caso degli scoiattoli grigi in Italia, se solo le istituzioni  non si limitassero a sentire il parere di enti non di rado interessati economicamente al loro sterminio.

In particolare, gia' nella sintesi si dice che lo squirrel poxvirus ha un significativo effetto negativo sulla densita' di scoiattoli rossi e sul tasso di crescita della popolazione, mentre non ci sono particolari evidenze di impatti causati direttamente dagli scoiattoli grigi. Solo la presenza (ma non la densita') di scoiattoli grigi ha mostrato di influenzare la densita' di scoiattoli rossi, ma non il tasso di crescita della loro popolazione.  Le dinamiche dei casi di squirrel poxvirus tra gli scoiattoli rossi sono influenzate in massima parte da precedenti casi sempre tra scoiattoli rossi, anche se qualche rilievo puo' essere attribuito a precedenti infezioni di scoiattoli grigi, sicche' a detta degli autori gli scoiattoli grigi devono comunque essere considerati "potenziali" iniziatori di epidemie tra gli scoiattoli rossi.  Un altro punto interessante e' che dai dati raccolti si valuta che che l'8% degli scoiattoli rossi sopravviva alle epidemie, che prima erano ritenute mortali nel 100% dei casi.  Gli autori concludono comunque auspicando misure di prevenzione e di controllo, e non dichiarano conflitti di interessi malgrado almeno il Moredun Institute raccolga finanziamenti appunto per studiare misure di prevenzione.

Piu' in dettaglio, lo studio si basa su dati raccolti nel decennio 2002-2012 nel Merseyside prima, durante e dopo un'epidemia di squirrel poxvirus in zone popolate sia da scoiattoli rossi che da scoiattoli grigi, epidemia che aveva causato una riduzione dell'87% del numero di scoiattoli rossi tra il 2007 e il 2009.  Come solito, sono stati esaminati cadaveri di scoiattoli rossi trovati deceduti, e cadaveri di scoiattoli grigi uccisi nell'ambito di piani di controllo.

I passaggi per noi piu' interessanti sono quelli che a pagina 8 recitano "Questo studio non ha confermato la teoria secondo cui la densita' di scoiattoli grigi influenza significativamente l'abbondanza di scoiattoli rossi o la dinamica della loro popolazione" e "Ci sono evidenze che gli scoiattoli rossi sono in grado di aumentare la loro popolazione pur in presenza di scoiattoli grigi quando non ci sono infezioni di squirrel poxvirus nella popolazione locale di scoiattoli rossi; le riduzioni si sono avute solo con la comparsa dell'agente patogeno tra gli scoiattoli rossi".  Ora, in Italia lo squirrel poxvirus non c'e'; che conseguenze quindi bisognerebbe trarre?

Quasi in conclusione lo studio dice che in caso di epidemie tra gli scoiattoli rossi bisognerebbe fare una prima valutazione se interventi umani possono essere efficaci o etici.  Sarebbe perfino confortante leggere queste parole se poi si procedesse appunto con una discussione degli aspetti etici; viceversa lo studio evita accuratamente l'argomento e afferma che il controllo (cioe' l'uccisione) degli scoiattoli grigi dovrebbe essere considerato il minimo intervento necessario, e invita anche a considerare l'uccisione degli scoiattoli rossi malati.  Erano trattati meglio gli umani ai tempi della peste...
13 settembre 2014

Il Telegraph ha pubblicato un articolo (68) che cita uno studio a sua volta pubblicato dalla rivista Mammal Review (69), dove si discute il caso dell'adenovirus e della minaccia che esso rappresenta per gli scoiattoli rossi.

Secondo l'articolo i ricercatori stanno ancora cercando di capire come si trasmette il virus, che ha colpito gli scoiattoli rossi anche nelle isole di Wight e di Jersey, dove scoiattoli grigi proprio non ce ne sono, sicche' i ricercatori sospettano che sia trasmesso dai comuni topolini selvatici, e nello studio in effetti non manca un accenno gettato con nonchalance alla possibilita' di sviluppare "protocolli" per controllare la possibile trasmissione del virus da parte di roditori diversi dagli scoiattoli grigi, e non serve davvero molta fantasia per capire a cosa pensano i ricercatori quando parlano di procedure di controllo.  A margine, secondo lo studio sono noti solo due casi di epidemie di adenovirus tra gli scoiattoli rossi al di fuori della Gran Bretagna: uno e' relativo alla Germania, dove pure non ci sono scoiattoli grigi, e l'altro e' italiano ma anch'esso relativo ad una zona dove non e' nota la presenza di scoiattoli grigi.

Uno degli autori dello studio e' il Dr. Shuttleworth del Red Squirrels Trust Wales, un'organizzazione per la tutela degli scoiattoli rossi (ovvero per l'uccisione di quelli grigi), che viene citato testualmente come segue:

"Potrebbe essere che la malattia sia sempre presente tra gli scoiattoli rossi, potrebbe essere che sia un virus che arriva dai topi, o potrebbe essere che i topi lo prendono dagli scoiattoli rossi e poi glielo ritrasmettono" e "Potrebbe essere qualcosa come lo stress che causa gli effetti del virus.  Potremmo avere per esempio uno scenario dove uno scoiattolo rosso contrae un altro virus oppure non riesce a nutrirsi abbastanza e questo porta l'adenovirus".

Pare un modo abbastanza prolisso per dire che dell'adenovirus al momento se ne sa poco o nulla, e se ne capisce ancora meno.
7 settembre 2014

Il comitato permanente della Convenzione di Berna ha in programma per il 10 settembre una riunione dove si discutera' anche il caso dello scoiattolo grigio in Italia.  Il rapporto (67) preparato per l'occasione dal ministero dell'ambiente (e probabilmente stilato da qualche zelante ricercatore universitario coinvolto nel progetto) e' datato 25 agosto e contiene alcune informazioni interessanti.

In particolare si sottolinea la difficolta' di operare in presenza di una robusta opposizione che nelle regioni interessate si e' svolta in vari modi: in Piemonte attraverso ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato e discussioni in consiglio regionale, in Lombardia attraverso discussioni nel consiglio provinciale di Milano, richieste di accesso agli atti da parte di associazioni animaliste, petizioni via web e banchetti informativi nei parchi urbani, in Liguria attraverso l'attivita' di gruppi locali di opposizione, petizioni e manifestazioni di protesta.  In tutte le regioni i mass media hanno dato spazio alle proteste e in sede politica ci sono stati interventi sia a livello di consigli provinciali e regionali che al parlamento nazionale.

Nel 2013 si e' anche deciso di prorogare il termine del progetto (prima previsto a fine agosto 2014), che ora e' fissato al 31 marzo 2015.

In Lombardia sono stati identificati 36 nuclei di scoiattoli grigi all'interno di 8 macroaree e l'obiettivo e' di eradicarli in una di esse e ridurli drasticamente in altre due.  Ci sono stati problemi per l'accesso a parchi e terreni di proprieta' di privati, che in alcuni casi e' stato ottenuto attraverso una lunga opera di convincimento e in altri e' per fortuna tuttora coraggiosamente impedito da uomini e donne che non intendono consentire l'uccisione di esseri inermi, e non cedono alle pressioni delle istituzioni.

Una popolazione ritenuta dal ministero particolarmente pericolosa e' situata a pochi chilometri dal confine con la Svizzera per cui la task force del progetto, d'intesa con il Wildlife Service (Corpo Forestale?) di Varese ha preparato un nuovo piano di azione che pero' risulta bloccato da alcuni mesi a livello amministrativo.

In Piemonte, dove la presenza dello scoiattolo grigio si estende su 2.000 kmq, le uccisioni si riferiscono ad aree ristrette e sono effettuate a titolo sperimentale, con l'obiettivo di sviluppare un piano di controllo per continuare l'attivita' nei prossimi anni, il che consente di pensare che una conseguenza del progetto sara' anche quella di assicurare una rendita economica per gli anni a venire ad alcuni ricercatori.

A Genova, come noto, si era scartata l'ipotesi di uccidere gli scoiattoli, mettendo in conto le difficolta' di tale azione in un contesto di simpatia generale per gli scoiattoli dei parchi, e quindi si era deciso di procedere alla sterilizzazione.  Il progetto ha incontrato ugualmente varie difficolta', inclusa la forte opposizione locale di un piccolo gruppo di attivisti che a detta dell'estensore del rapporto godono di buoni contatti con i mass media.  Anche il reperimento di una struttura veterinaria disposta a svolgere il lavoro non e' stato semplice.

A luglio risultavano essere stati catturati e rimossi 130 scoiattoli dai parchi di Nervi, dato interessante anche perche' sia il sito ufficiale del progetto che le sue pagine facebook sono assolutamente e rigorosamente silenti su questi dettagli, ne' da alcuna parte viene fatta menzione degli scoiattoli deceduti durante catture e sterilizzazioni, o di quanti siano rimasti sicuramente tuttora in vita nei luoghi dove sono stati trasferiti.  In letteratura in effetti esistono precedenti esperienze di risultati disastrosi quando si e' tentato il trasferimento forzoso di nuclei di scoiattoli.

Secondo il documento nel 2011 la popolazione era stimata in 200-300 esemplari, e quindi ne sarebbe stato rimosso dal 45 al 70%, ma si osserva anche che la maggior parte delle femmine non rimosse si sara' riprodotta nel 2014, complicando quindi le cose. Le catture del resto sono avvenute anche in periodo riproduttivo, e quindi per converso e fino a prova contraria si puo' legittimamente pensare che siano state rimosse e sterilizzate molte femmine gravide, sopprimendo i feti in vari gradi di sviluppo.

Si afferma anche che le attivita' sono rese complicate e rallentate dalla necessita' di tenere monitorate le trappole, perche' in molti casi le trappole sarebbero state distrutte dagli oppositori.

Il rapporto conclude dicendo che l'eradicazione dello scoiattolo grigio sta incontrando forti ostacoli causati da un'opinione pubblica contraria, peraltro sostanzialmente ignorata dalle nostre sul punto non molto democratiche istituzioni, e ritiene pertanto cruciale acquisire il consenso dell'opinione pubblica attraverso un ampio coinvolgimento di tutte le istituzioni interessate (statali, regionali, locali e del mondo della ricerca).  E' da attendersi quindi nei prossimi mesi un incremento di uno sforzo propagandistico che ben si puo' definire "di regime".
7 settembre 2014

Il caso della discarica di Scarpino, e delle presunte violazioni ambientali commesse da un'azienda municipalizzata senza che gli assessori all'ambiente dei vari enti locali si scomponessero piu' di tanto, presi come erano dal "pericolo" dello scoiattolo grigio, si arricchisce di nuovi sviluppi con l'iscrizione nel registro degli indagati del direttore generale, di un dirigente del settore appalti e di due broker assicurativi (66), secondo quanto riporta un articolo sul Secolo XIX online.
6 settembre 2014

I ricercatori dell'Universita' di Edimburgo hanno identificato una nuova minaccia per gli scoiattoli rossi, ovvero una forma di lebbra accertata su sei scoiattoli reperiti in varie zone della Scozia (65).  Nessuno scoiattolo grigio invece e' stato fin qui trovato affetto dalla malattia, malgrado gli esemplari morti (uccisi dall'uomo...) a disposizione per gli esami dei ricercatori siano normalmente in numero molto superiore.  Non essendo imputabile agli scoiattoli grigi questo ulteriore problema degli scoiattoli rossi non e' ben chiaro come reagiranno i biologi nostrani; se e' lecito fare dell'ironia forse proporranno di catturare uno per uno i batteri responsabili della malattia, e di ucciderli con il gas o sterilizzarli e trasferirli in altra localita' cosi' come e' stato fatto per gli scoiattoli grigi che risiedevano nei parchi di Nervi, dove peraltro gli scoiattoli rossi non ci sono mai stati...
3 settembre 2014

Il biologo inglese Ken Thompson, in un articolo pubblicato sull'Huffington Post (64), osserva che gli scoiattoli grigi hanno potuto espandersi facilmente in Gran Bretagna soprattutto per l'assenza di loro predatori naturali come le martore, assenza causata dall'intervento umano, e aggiunge che alla fin fine quasi sempre la fonte dei problemi deriva appunto dai cambiamenti apportati dall'uomo all'ambiente.  Pare meritevole riportare di seguito la conclusione dell'articolo:

E' tradizionale per un certo tipo di ecologisti/ambientalisti (in effetti la maggioranza di loro), quando si trovano di fronte ad una specie aliena la cui popolazione e' in espansione, non riuscire a guardare al di la' dell'alieno in questione.  Se X sta causando un problema, allora la soluzione - ovviamente - deve essere quella di intrappolare, fucilare o avvelenare X.  Ma e' bene ricordare che nel mondo moderno la maggior parte delle specie aliene si sta espandendo in ecosistemi che sono stati radicalmente trasformati dall'attivita' umana, ed e' proprio quella trasformazione che spesso fornisce eccellenti opportunita' alle specie aliene.  In altre parole aveva ragione Cassio nel Giulio Cesare di Shakespeare:  "La colpa, caro Bruto, non e' delle stelle, ma di noi stessi".
28 agosto 2014

Dalle abituali ricerche in rete e' emerso che nel marzo 2014 l'Universita' di Genova ha assegnato a E. F. un incarico di collaborazione esterna per controvalore di 7.028,49 euro (60), avente ad oggetto attivita' esecutive per la cattura degli scoiattoli grigi dei parchi di Genova Nervi, oltre ad altre attivita'.

L'incarico prevede lo svolgimento delle prestazioni tra il maggio 2014 ed il marzo 2015, sicche' e' presumibile che le catture andranno avanti ancora a lungo.

Tale incarico precede temporalmente quello assegnato ad A. M. nell'ottobre 2013 per controvalore di 15.000 euro (61) ed avente ad oggetto il coordinamento delle attivita' di cattura degli scoiattoli grigi oltre ad altre attivita', e quello assegnato sempre ad A. M. nell'aprile 2012 per controvalore di 20.000 euro (62) ed avente ad oggetto analoghe attivita'.

Merita poi almeno una menzione anche l'incarico assegnato a M. V. nel dicembre 2009 per controvalore di 2.240 euro (63) ed avente ad oggetto la raccolta, elaborazione e valutazione dei dati relativi ai censimenti di scoiattoli grigi nei Parchi di Nervi dal 2001 al 2009 e la collaborazione nella stesura delle relative proposte gestionali, e chissa' se altri incarichi non ci saranno sfuggiti.

Nel ricordare che questi sono solo esempi limitati al caso genovese, ad un livello piu' generale pare inevitabile osservare che se da un lato e' assai discutibile (e infatti discussa in questo sito) la portata dei presunti danni che gli scoiattoli grigi arrecherebbero agli ecosistemi, dall'altro e' assai poco discutibile che i malcapitati scoiattoli hanno anche portato dei chiari benefici di tipo economico a favore di determinate persone, che spesso sono le stesse che sostengono presso le istituzioni la necessita' "scientifica" di interventi di cui poi finiscono per essere appunto i beneficiari.
24 agosto 2014

L'International Journal of Acarology (non e' uno scherzo, e' una pubblicazione che esiste davvero) ha pubblicato nel luglio di quest'anno un articolo che, escludendo politici e funzionari di enti locali, e' stato curato fra gli altri dai principali esponenti genovesi dell'eliminazione degli scoiattoli grigi dai parchi di Nervi, ossia Balduzzi e Marsan dell'Universita' di Genova e Scapin e Ulbano dell'omonimo studio veterinario (59).

Dallo studio si evince che su uno degli scoiattoli catturati a Nervi sono stati trovati quattro esemplari di un acaro dal nome scientifico di Neotrombicula talmiensis, e che il ritrovamento di tale acaro e' il primo registrato in Italia, anche se pare ragionevole supporre che cio' sia conseguenza diretta della scarsita' di appassionati di acarologia che ritengono utile dedicare il loro tempo a tali ricerche.
19 agosto 2014

La versione online del quotidiano genovese Il Secolo XIX ha pubblicato un paio di notizie di qualche interesse.  La prima notizia (57) e' in effetti il commento ad una foto scattata nei parchi di Nervi, che ritrae uno scoiattolo grigio (definito l'ultimo scoiattolo non ancora catturato) impegnato a contendere una noce ad un topo.  

Stando all'articolo la presenza di ratti nei parchi pare in visibile aumento da quando e' stata eliminata la popolazione di scoiattoli grigi. Premesso che anche i ratti hanno diritto di vivere, non pare pero' probabile che questa conseguenza sia stata prevista dai presunti esperti di gestione degli ecosistemi.

La seconda notizia (58) si riferisce al crollo della produzione turca di nocciole, passata da 800.000 a 540.000 tonnellate a causa del maltempo.  Secondo l'articolo questo potrebbe avere qualche conseguenza sulla produzione di Nutella dato che la Ferrero si approvvigiona in misura notevole proprio dalla Turchia.  La notizia fa sorridere amaramente se si pensa che una delle accuse rivolte alle "streghe" scoiattoli grigi prima di metterle sul rogo e' stata proprio quella di mettere a rischio i raccolti di nocciole e la produzione di Nutella.  A margine, in Turchia non ci sono scoiattoli grigi...
19 agosto 2014

Un recente studio pubblicato dalla rivista Plos One nel mese di agosto 2014 (56) e' di origine francese ed e' mirato a cercare di valutare le probabilita' di sopravvivenza sul lungo periodo (inteso come un periodo superiore a 20 anni) di una popolazione di circa 100-120 scoiattoli rossi residente in un parco urbano a sud ovest di Parigi, e abbondantemente rimpinzata di cibo dai visitatori del parco, esattamente come succedeva ai loro cugini grigi del parco di Genova Nervi prima della pulizia etnica attuata dalla Regione Liguria in collaborazione con l'Universita' di Genova.

Come prevedibile lo studio assegna buone probabilita' di sopravvivenza alla popolazione, anche se magari informarsi sull'esperienza del parco di Nervi (prima del recente intervento umano...) sarebbe servito a risparmiare i costi di questo studio, ma come gia' osservato quello che e' un costo per qualcuno e' un ricavo per qualcun altro.

Lo studio contiene una frase a nostro avviso abbastanza indicativa dello spessore morale di chi si occupa di questo tipo di ricerche: "Because red squirrels are protected, we used a non-invasive method for obtaining DNA samples", che tradotto in parole povere vuol dire che in questo studio non e' stato possibile uccidere gli scoiattoli per esaminarli dato che quelli rossi sono una specie protetta, e quindi i poveri ricercatori hanno dovuto faticare ad ingegnarsi a trovare altri modi per esaminarne il DNA, che nel caso in questione si sono sostanziati nella cattura e asportazione di parte del pelo prima del rilascio.

La cosa pero' che pare veramente curiosa e' che lo studio sembra assegnare un valore positivo ai parchi urbani al fine della conservazione dello scoiattolo rosso in aree urbanizzate, cioe' in aree assolutamente innaturali, il che pare conforme alla visione dell'ambiente come un gigantesco plastico ferroviario, o se si preferisce come un gigantesco zoo, all'interno del quale i ricercatori decidono chi deve stare nell'uno o nell'altro posto.
19 agosto 2014

La rivista Plos One ha pubblicato nel gennaio 2014 uno studio effettuato in Irlanda del Nord (55) e mirato ad accertare se determinate caratteristiche morfologiche o fisiologiche o determinate localizzazioni geografiche potessero essere correlate alla probabilita' di singoli scoiattoli grigi di essere affetti dal poxvirus.

Lo studio, come di consueto, e' stato effettuato su cadaveri di scoiattoli grigi, e con una buona dose di ipocrisia si precisa che nessuno scoiattolo e' stato ucciso appositamente per realizzare lo studio, dato che si trattava di esemplari uccisi nell'ambito di piani di protezione dello scoiattolo rosso.  Quello che non viene precisato e' che quel tipo di piani esiste soprattutto perche' ci sono ricercatori che li sostengono, e dunque appare un po' difficile poi pensare di uscirne con le mani pulite, senza assumersi la responsabilita' delle uccisioni.

Senza tediare i lettori con tutti i risultati dello studio, che hanno evidenziato come alcune caratteristiche sembrino in effetti maggiormente correlate alla presenza del virus, va menzionato pero' che in alcune aree geografiche il virus e' risultato del tutto assente.  Corollario non scritto ma inevitabile e' che appare davvero stupido menzionare il virus come pretesto per braccare gli scoiattoli grigi laddove il virus non c'e'.  Chissa' se a qualche biologo nostrano fischieranno le orecchie.
15 agosto 2014

Il sito inglese thejournal.co.uk ha pubblicato una gustosa notizia che evidenzia abbastanza bene il giro d'affari e gli interessi economici legati alla "protezione" dello scoiattolo rosso (54).

In sostanza una associazione relativamente piccola (il Wildlife Ark Trust) situata nel nord est inglese aveva iniziato nel 2006 a raccogliere fondi per finanziare la ricerca di un vaccino atto a combattere lo squirrel poxvirus, e nel tempo aveva erogato oltre 300.000 sterline (equivalenti a circa 375.000 euro) al Moredun Research Institute di Edinburgo; per la fine del 2012 un prototipo di vaccino era pronto, ma era ancora da mettere a punto e necessitava modifiche.

Nel frattempo pero' si era tenuta una riunione al parlamento scozzese alla presenza del ministro dell'ambiente e del Red Squirrel Survival Trust (RSST), altra associazione pure situata nel nord est inglese, senza che il Wildlife Ark Trust fosse informato e tantomeno invitato, malgrado il governo scozzese fosse perfettamente al corrente del lavoro sul vaccino fin li' svolto.

Di fatto il Wildlife Ark Trust lamenta che in esito a quella riunione l'associazione e' stata esclusa dal suo stesso progetto, e che il Red Squirrel Survival Trust ha iniziato a raccogliere soldi per conto suo, confondendo i donatori.  Il Wildlife Ark Trust rivendica inoltre i diritti di proprieta' intellettuale sul vaccino (e quindi, si suppone, anche i diritti sui profitti che da esso potranno conseguire).

Il Red Squirrel Survival Trust, con una dichiarazione dal sapore vagamente ponziopilatesco, ha affermato di non avere escluso nessuno e di essere solo interessato a finanziare la ricerca, che a detta sua sembrava essersi fermata nel 2012.

Il Moredun Research Institute di Edinburgo per parte sua ha riconosciuto i diritti di proprieta' intellettuale sul vaccino come appartenenti al Wildlife Ark Trust, precisando pero' che cio' varra' se e quando il vaccino sara' sviluppato, e al tempo stesso ha dichiarato di essere disponibilissimo ad accettare finanziamenti da chiunque voglia contribuire al proseguimento della ricerca.

Il governo scozzese infine rivendica di avere impegnato 40.000 sterline per il proseguimento della ricerca, e di avere convinto i governi del Galles e dell'Irlanda del Nord a dare anch'essi un contributo.

Insomma a occhio e croce sembra proprio una storia molto umana, fatta di rivalita', gelosie, interessi economici, vanita', giochi di potere, una storia quindi tipica di quella stessa umanita' che uccide senza esitazioni migliaia e migliaia di scoiattoli grigi che hanno il solo torto di essere nati e di poter essere strumenti di guadagno.
10 agosto 2014

Il vicepresidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi, ribadisce alla stampa la sua opposizione al progetto di eliminazione degli scoiattoli grigi in Umbria (53).  Puntuale arriva la scomunica da parte del presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi, che si affretta a precisare che le posizioni di Rossi devono intendersi espresse a titolo personale, e che la Provincia sostiene in toto il piano (di sterminio) della regione Umbria.  Guasticchi e' esponente del Partito Democratico, nonche' cacciatore e pescatore; difficile quindi aspettarsi da lui empatia verso gli animali, e difficile aspettarsela anche dal suo partito, come ormai ampiamente dimostrato dai fatti.
26 luglio 2014

Un documento molto interessante rintracciato nelle solite ricerche di archivio e' relativo ad uno studio pubblicato nel 2004 dalla Universities Federation for Animal Welfare (52).  Lo studio, compiuto tra il 1994 e il 1997 da ricercatori dell'Universita' del Maryland negli Stati Uniti, e' consistito nella cattura e nello spostamento forzoso di scoiattoli grigi che risiedevano in aree urbane e suburbane, e nel loro trasferimento in un parco naturale ricco di querce e di pini.  Agli scoiattoli prima del rilascio e' stato applicato un piccolo radiocollare in modo da poterne poi monitorare gli spostamenti.

Qui e' necessario aprire una parentesi: questo sito e' contrario a qualsivoglia forma di violenza e di costrizione nei confronti degli scoiattoli, quindi anche alla loro cattura (evento sempre traumatico) e all'applicazione di radiocollari.  E' indubbio pero' che chi lo ha fatto ha potuto poi sostenere con una certa autorevolezza che il tal scoiattolo nel periodo di osservazione si era spostato dal posto X al posto Y.  Gli scoiattoli grigi del parco di Genova Nervi sono stati viceversa epurati semplicemente perche' erano stati avvistati altri scoiattoli grigi sulle alture del levante genovese, e gli esperti di turno avevano affermato su questa sola base che questi ultimi "dovevano" provenire dai parchi di Nervi, e questo certamente non depone a favore dell'attendibilita' delle affermazioni dei responsabili del progetto.

Tornando allo studio, la sintesi dei risultati e' molto semplice: nel giro di tre mesi il 97% degli scoiattoli era morto o scomparso, e tra quelli certamente morti il tasso di mortalita' e' stato del 41% nel primo mese.  Questo risultato e' coerente con quello di un altro studio effettuato nel 1997 da Wauters e altri, che avevano rilasciato degli scoiattoli (rossi) in un parco di Anversa (Belgio), da dove la specie era stata precedentemente estirpata negli anni '60, e non certo dagli scoiattoli grigi.  Nell'occasione Wauters aveva osservato anche come alcuni scoiattoli fossero morti per lo stress dovuto alla manipolazione da parte dell'uomo, che aveva causato in loro uno stato di apatia e di disinteresse verso il cibo che li aveva portati rapidamente alla morte.

Insomma, sulla base di questi studi, che e' ragionevole pensare fossero noti agli esperti, si puo' affermare che catturare, sterilizzare e trasferire gli scoiattoli dei parchi di Genova Nervi e' equivalso a condannare ad un elevatissimo rischio di morte buona parte di essi.
26 luglio 2014

In un precedente intervento si era fatto notare la mancanza di senso del ridicolo dei sostenitori dell'eradicazione dello scoiattolo grigio commentando un documento di Legambiente Lombardia sulle specie alloctone, che presentava in copertina la foto di uno scoiattolo grigio ritoccata in modo che la testa apparisse uguale a quella del tipico cattivissimo astronauta marziano dei film di fantascienza di serie B.

Un ulteriore memorabile passo in avanti sulla strada del ridicolo e' stato compiuto dall'ISPRA (ente coordinatore e tra i beneficiari del progetto di eradicazione degli scoiattoli grigi in Umbria), che sul suo sito ha pubblicato un fumetto (51) dedicato a quella che chiama l'invasione delle specie aliene, fumetto che si presta a varie riflessioni, nessuna delle quali particolarmente lusinghiera per gli autori.  E' pero' certamente meglio che ciascuno legga il giornalino per conto suo e tragga le sue considerazioni, noi ne esprimiamo solo due:

1) i ricercatori che a quanto pare si sentono investiti della missione di salvare il mondo dagli alieni confermano la propensione a fare propaganda anche ricorrendo ad argomenti palesemente non veritieri; in particolare a pagina 3 nei pressi del fiume Oglio incontrano degli scoiattoli rossi che piangono la morte di un loro compagno ucciso da un virus letale trasmesso dagli scoiattoli americani, che naturalmente nel fumetto sono cattivi e aggressivi, dimenticando pero' (e a questo punto ormai si deve supporre che sia una dimenticanza deliberata) che il virus in Italia non e' mai stato osservato;

2) a pagina 6 una ricercatrice sogna di risolvere il problema delle specie aliene in un modo molto semplice: a fucilate (nel caso degli animali) oppure appiccando loro il fuoco (nel caso delle piante); chissa' la psicoanalisi cosa avrebbe da dire...
26 luglio 2014

La commissione ambiente e industria del senato ha approvato il via libera alla caccia agli alloctoni, introducendo anzi su iniziativa di tre senatori del PD un emendamento mirato a facilitare ulteriormente la soppressione delle nutrie.  Cresce intanto nel movimento animalista l'insofferenza appunto verso il PD, partito teoricamente di area progressista e sensibile ai diritti dei piu' deboli, ma nei fatti da tempo appiattito sul sostegno alla piu' bieca violenza nei confronti degli animali, come nel caso del recentissimo voto favorevole alla barbara pratica di catturare e utilizzare piccoli uccelli migratori come richiami vivi per la caccia.  Il decreto legge proseguira' il suo iter parlamentare ed e' quindi tuttora suscettibile di modifiche ma con questi chiari di luna c'e' ovviamente poco da sperare.
13 luglio 2014

Sta suscitando scalpore la notizia che Udo Voigt, europarlamentare del partito neonazista tedesco NPD, e' incredibilmente entrato a fare parte della commissione parlamentare che si occupa delle liberta' civili nell’Unione europea (50).  L'uomo, figlio di un ufficiale dell'esercito nazista, noto per le sue dichiarazioni di ammirazione per Adolf Hitler e per reclutare nel partito giovani neonazisti, ha anche al suo attivo una condanna a sette mesi (pena poi sospesa) per incitazione all'odio razziale, circostanza peraltro questa che lo accomuna all'ex attrice e attivista animalista Brigitte Bardot, a dimostrazione che la propensione alla discriminazione e alla violenza puo' trovarsi in tutti i gruppi sociali.  

Conosciuto anche per la sua negazione dell'olocausto, nel 2011 Voigt aveva destato indignazione in tutto il paese per un suo manifesto elettorale che lo ritraeva in sella ad una motocicletta con in evidenza la dicitura "A tutto GAS", con ovvio e pesantissimo doppio senso.  Se fosse entrato a fare parte della commissione ambiente probabilmente lo scalpore sarebbe stato minore: in quella commissione infatti gli europarlamentari gia' promuovono politiche attive che comportano anche l'uccisione con il gas degli stranieri, purche' abbiano 4 zampe invece di 2 gambe, a ulteriore dimostrazione di quanto sopra menzionato.
9 luglio 2014

Il 25 giugno, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, e' entrato in vigore il decreto legge 91 del 24 giugno 2014, che al comma 12 dell'articolo 11 modifica la legge 157/92 (c.d. legge sulla caccia) per imporre alle Regioni di eradicare o comunque controllare le specie alloctone, di fatto aprendo la porta a possibili futuri piani di abbattimento cruento affidati a fin troppo volonterosi cacciatori.

Il decreto legge e' ora all'esame del parlamento che potra' introdurre modifiche prima della conversione in legge, prevista entro sessanta giorni; al momento il testo e' al vaglio della commissione ambiente e industria del senato, e la Lav ha pubblicato sul suo sito un appello da sottoscrivere per chiedere ai senatori di non approvare il testo proposto dal governo (49).  Si invitano naturalmente i cittadini a sottoscrivere l'appello.
7 luglio 2014

Non necessariamente gli enti locali devono assecondare le ossessioni dei ricercatori e convalidare le loro affermazioni per motivi di varia convenienza. Nell'abituale lavoro di scrutinio e' stato infatti possibile rintracciare su un sito governativo inglese un documento pubblicato dal distretto londinese di Richmond upon Thames (48), che contiene questa esplicita affermazione: "A dispetto di quanto comunemente creduto, lo scoiattolo grigio non e' stato la causa del declino dello scoiattolo rosso.  Il rosso e' meno adattabile del grigio, e in Gran Bretagna vive ai margini del suo habitat preferito.  La deforestazione e la perdita di habitat li hanno fatti sparire dall'Irlanda gia' nel quindicesimo secolo, e dalla Scozia nel diciottesimo secolo, assai prima che fosse introdotto lo scoiattolo grigio. Inoltre, tra la fine del diciannovesimo secolo e l'inizio del ventesimo secolo erano considerati una specie invasiva e venivano uccisi su larga scala.  All'inizio degli anni '20 del secolo scorso la popolazione era ormai stata decimata.  Gli scoiattoli rossi ora sono protetti e in alcune zone coesistono con gli scoiattoli grigi".
7 luglio 2014

L'Italian Journal of Mammalogy ha pubblicato uno studio sulla attuale situazione dello scoiattolo rosso nella penisola iberica (47), che contiene alcune affermazioni interessanti.

In particolare si riporta che nel sedicesimo secolo lo scoiattolo rosso si era estinto in Portogallo, probabilmente a causa della distruzione e frammentazione del suo habitat causate dall'attivita' agricola e dall'abbattimento di alberi per procurare legname all'industria navale, e si nota che in analoga epoca lo scoiattolo rosso si era estinto anche in Irlanda, sempre a causa dell'attivita' umana. In Irlanda nel diciannovesimo secolo erano poi state effettuate varie reintroduzioni di scoiattoli rossi, che avevano consentito il formarsi di una nuova (e non troppo autoctona...) popolazione degli stessi.  Riduzioni di popolazione non sfociate nell'estinzione si erano avute anche in Spagna, e nel diciannovesimo secolo un crollo demografico si era registrato anche nelle Alpi italiane a causa della massiccia deforestazione.

Piu' recentemente la popolazione spagnola di scoiattoli rossi ha ripreso a crescere e negli anni '80 del secolo scorso si e' notata una crescente presenza degli stessi anche in Portogallo, in parte provenienti dalla Spagna e in parte reintrodotti dall'uomo. Non manca anche in questo caso l'abituale retrogusto xenofobo, dato che gli autori si rammaricano che alle volte le reintroduzioni sono state effettuate con scoiattoli rossi non iberici ma provenienti da altre parti dell'Europa, cosa che evidentemente e' per loro motivo di turbamento.

Lo studio poi esamina le minacce per lo scoiattolo rosso (che peraltro e' classificato come specie non a rischio nella penisola iberica), e oltre agli incendi di foreste e ad un parassita dei pini non poteva mancare un accenno agli scoiattoli grigi, che pure non sono presenti nella penisola iberica, o almeno non allo stato libero.  Cio' nondimeno vengono citati, e si afferma addirittura che i modellini matematici degli esperti prevedono che nel giro di qualche decennio (sic!) gli scoiattoli grigi si espanderanno attraverso l'Europa centrale, a meno di robuste azioni di controllo (che come corollario si suppone debbano essere altrettanto robustamente finanziate, presumibilmente a beneficio delle solite lobby).  Forse i modelli matematici degli esperti contemplano il caso che gli scoiattoli grigi conseguano prossimamente la patente auto ed inizino a scorrazzare su quattro ruote, perche' in assenza di quella rimarrebbe valida la recente ricerca svolta sul campo in Umbria, che ha evidenziato una velocita' di spostamento di 290 metri all'anno, per il vero poco compatibile con l'occupazione in tempi brevi dell'Europa centrale.

Un'altra nota interessante e' che si segnala il ritrovamento in Spagna di uno scoiattolo rosso affetto da poxvirus (anche se non lo stesso ceppo presente in Gran Bretagna), poxvirus in tutta evidenza non trasmesso da scoiattoli grigi data la loro assenza nel territorio.

Insomma, a nostro avviso una cosa anche se non detta emerge chiaramente dallo studio: il nemico numero uno degli scoiattoli (rossi o grigi che siano) e' sempre stato e resta l'uomo e null'altro che l'uomo.
6 luglio 2014

La Regione Piemonte ha deliberato un contributo di 4.000 euro a favore delle Province di Torino e di Cuneo (45), quale copertura parziale delle spese di carburante e di usura degli automezzi impiegati per le operazioni di cattura ed uccisione degli scoiattoli grigi. Il contributo e' di per se' di importo limitato, e lo si segnala solo per ricordare ad attivisti e associazioni locali che appunto catture ed uccisioni proseguono senza sosta.

Anche in quella regione tra l'altro la strategia istituzionale e' quella ormai consueta, che prevede l'uso propagandistico e sistematico della diffusione di notizie di contestabile veridicita' per convincere la popolazione della presunta necessita' dell'operazione di sterminio. Un caso esemplare in tal senso e' l'articolo pubblicato in data 25 giugno sul sito torinoscienza.it (46), curato dalla Provincia di Torino.

L'articolo infatti esordisce come segue: "Chi e' solito passeggiare al parco del Valentino sul lungo Po avra' notato la presenza di numerosi scoiattoli grigi (Sciurus carolinensis), animali all’apparenza mansueti ma responsabili della moria dei nativi scoiattoli rossi (Sciurus vulgaris). Si' perche' i grigi sono portatori sani di una malattia che sta devastando i loro cugini...", dimenticando come di consueto di menzionare che la malattia in Italia non e' mai stata riscontrata, e quindi a Torino ed in Piemonte non e' proprio in corso nessuna moria di scoiattoli rossi causata da essa.

Naturalmente questo non basta, sicche' per rafforzare l'opera di persuasione occulta si procede ad affermare che "gli scoiattoli grigi consumano nove volte piu' cibo di quelli rossi e sono talmente aggressivi verso quest’ultimi che li spingono a non riprodursi più", dimenticando pero' che gli studiosi negano l'esistenza di aggressivita' interspecifica, come gia' osservato nella sezione "Minaccia" di questo sito, ma evidentemente dipingere gli scoiattoli grigi come aggressivi e' utile per fomentare ostilita' verso di essi, e quindi favorire la realizzazione dei piani di uccisione.

Inoltre si scrive incredibilmente che gli scoiattoli grigi "oggi in Piemonte hanno completamente o quasi scacciato gli scoiattoli rossi, anche se qualche superstite e' ancora visibile sugli alberi del parco del Valentino", superando perfino sul punto le affermazioni dell'Universita' di Torino che piu' modestamente parlano di un areale di 1150 kmq dove gli scoiattoli grigi avrebbero sostituito quelli rossi (in sessant'anni).

Infine, si dice che "non sono solamente gli scoiattoli rossi a risentire dei danni provocati dall’avanzata dei "grigi". Quest’ultimi danneggiano infatti le zone boschive e mangiano uova di rane e uccelli, andando così a danneggiare l’intero ecosistema", affermazione sulla cui portata ed attendibilita' si e' gia' discusso nella sezione "Danni" di questo sito.

Se e' concessa una battuta, si parla di torinoscienza o di torinofantascienza?
6 luglio 2014

I media inglesi si sono recentemente occupati di scoiattoli grigi in un paio di casi di disobbedienza civile di persone che hanno salvato loro la vita in circostanze in cui "in nome della legge" avrebbero viceversa dovuto ucciderli.  Pare bello quindi riportare questi casi, auspicando che siano fonte di ispirazione.

Nel primo caso, invero piuttosto buffo, uno scoiattolo si era intrufolato nella borsa di una donna all'esterno di un pub e non voleva saperne di uscire; la donna, non sapendo cosa fare, aveva percio' chiamato la polizia per aiuto (43).  Un poliziotto intervenuto sul posto aveva quindi prelevato lo scoiattolo, rilasciandolo poi libero su un prato.  Siccome questo gesto di civilta', una volta reso noto, aveva suscitato le proteste di un'associazione che supporta l'uccisione degli scoiattoli grigi, una portavoce della polizia aveva poi dovuto precisare di essere sicura che lo scoiattolo era riuscito a scappare prima che potesse essere trovata una gabbia per rinchiuderlo e poi ucciderlo, ma i fatti nel loro svolgimento dicono chiaramente cosa e' successo: quando una legge e' indecente e impone di uccidere chi vorrebbe solo vivere la sua vita, anche chi e' chiamato a farla rispettare deve scegliere se obbedire alla legge o alla coscienza, e in questo caso il poliziotto ha coraggiosamente scelto di seguire la sua coscienza.

Nel secondo caso il Mail Online (44) ha pubblicato il racconto di un veterinario nel cui studio due ragazzi avevano portato uno scoiattolo grigio appena nato o giu' di li', trovato nei resti di un nido collocato su un albero che era stato abbattuto.  Il veterinario, perfettamente consapevole di violare la legge, aveva deciso di fare del suo meglio per farlo sopravvivere, e dopo essere faticosamente riuscito con una siringa senza ago a fargli assumere del latte in polvere per gattini, aveva poi cercato di documentarsi e trovato un caso in cui uno scoiattolino orfano era stato adottato da una gatta.  

Nello studio c'era appunto una gatta che aveva appena partorito e stava allattando i suoi tre gattini, per cui con molta cautela il veterinario aveva provato ad accostarle lo scoiattolo, che con grande sollievo era stato quasi subito accettato, leccato e nutrito. Tre giorni dopo lo scoiattolo aveva aperto gli occhi, e in breve era cresciuto fino a richiedere una diversa sistemazione, che inevitabilmente era stata un'area attrezzata in casa del veterinario.  Li' lo scoiattolo era ulteriormente cresciuto, abituandosi a spostarsi tra la casa e il giardino, finche' un giorno se ne era andato probabilmente in cerca di una compagna.   Una storia insomma a lieto fine, che secondo le istituzioni avrebbe dovuto concludersi prima e diversamente: con l'uccisione di un neonato.
21 giugno 2014

Sono stati pubblicati di recente due studi che non apportano particolari nuove conoscenze e che tuttavia si menzionano per dovere di cronaca; entrambi gli studi come d'abitudine risentono del pregiudizio xenofobo purtroppo prevalente negli ambienti accademici e ambientalisti, secondo cui chi e' nativo deve essere per cio' stesso tutelato, anche attraverso il massacro di decine di migliaia di individui che hanno l'unico difetto di avere il passaporto sbagliato, naturalmente in nome di un presunto interesse superiore che in questo caso sarebbe la tutela della biodiversita'.  La storia dell'umanita' e' del resto piena di crimini avvenuti invocando presunti interessi superiori e spesso questi crimini sono avvenuti proprio per mano di esponenti del mondo scientifico, basti pensare all'eugenetica e alle sue applicazioni non solo nella Germania nazista ma anche in teoricamente civilissimi paesi occidentali.

Il primo studio e' stato pubblicato sul Journal of Applied Ecology (41) e si occupa dell'impatto delle "invasioni" (di specie non native) mediate da malattie sull'efficacia degli sforzi mirati a conservare le specie native in rifugi, e adotta come esempio il caso degli scoiattoli nel Regno Unito.  Lo studio non soprendentemente invoca il "controllo" degli scoiattoli grigi, termine eufemistico che ormai e' ben noto significare il loro sterminio, ma cio' che e' piu' interessante e' che conclude che gli scoppi di epidemie, anche in assenza della specie invasiva, possono comunque ridurre la popolazione nativa fino a portarla al rischio concreto di estinzione. L'inevitabile corollario ovviamente non scritto e' che il governo inglese anziche' spendere ogni anno milioni di sterline per uccidere scoiattoli grigi su larga scala avrebbe fatto e farebbe assai meglio ad investire le stesse somme nella ricerca di un vaccino utile a proteggere davvero gli scoiattoli rossi.

Il secondo studio e' invece stato pubblicato sull'Italian Journal of Mammalogy (42) e verte sull'osservazione di una colonia di scoiattoli rossi detenuti in cattivita' in uno zoo collocato in un'area boschiva per cercare di trarre informazioni sulla possibilita' di trasmissione interspecifica di infezioni virali (poxvirus e adenovirus).

Il recinto degli scoiattoli all'interno della struttura zoologica consiste in una serie di gabbioni collegati tra loro e circondati da alberi e vegetazione. In zona sono presenti (liberi) anche scoiattoli grigi che sono stati osservati mentre si aggiravano sopra le gabbie ovvero sugli alberi sovrastanti; alle volte gli scoiattoli sono stati notati mentre mangiavano lasciando cadere nelle gabbie sotto di loro piccoli residui di cibo, altre volte mentre si grattavano e quindi potenzialmente facevano cadere parassiti nelle gabbie stesse.

Diciotto scoiattoli grigi sono poi stati catturati e uccisi con il "cranial dispatch method", altro termine eufemistico per indicare una violenta bastonata in testa.  Analogo destino di morte e' stato riservato a ventiquattro topolini selvatici, per i quali sono state usate "normali" trappole per topi.  Con il metodo Elisa e' stata riscontrata l'evidenza di una passata esposizione allo squirrel poxvirus in un terzo degli scoiattoli grigi, mentre il test PCR non ha trovato il virus in nessuno di essi; l'adenovirus e' stato trovato sia tra loro che tra i topolini.  Gli scoiattoli rossi detenuti in cattivita' non hanno invece evidenziato alcun problema, mentre altri scoiattoli rossi liberati sperimentalmente e poi ricatturati a distanza di tempo sono risultati positivi.

Lo studio cita anche altre ricerche e menziona altri casi di scoiattoli rossi che hanno contratto il poxvirus sopravvivendo ad esso, precedenti a quelli gia' noti, anche se si affretta a precisare che questo non significa che gli scoiattoli rossi ne stiano diventando immuni.

In sintesi il lavoro si presenta come una raccolta di informazioni addizionali sulla base delle quali pero' non e' possibile trarre particolari conclusioni, e infatti in chiusura dell'abstract auspica lo svolgimento di ulteriori studi (con i relativi finanziamenti, si suppone...).
18 giugno 2014

Secondo quanto riporta il notiziario online TorinoToday nella zona di Mirafiori Sud sono stati riportati di recente diversi casi di avvelenamenti di animali, e tra le vittime ci sono anche vari scoiattoli (40).  Il redattore dell'articolo inizia il suo pezzo chiedendosi in verita' piuttosto ingenuamente "come e' possibile prendersela con degli scoiattoli, forse l'animale piu' innocuo che si possa immaginare?". Evidentemente non conosce il progetto Life Ec-Square, altrimenti saprebbe che e' possibilissimo prendersela con degli scoiattoli, ed e' anche possibile seminare ostilita' verso di loro come verso altri animali, con i risultati di cui si occupa appunto la cronaca.
15 giugno 2014

Il caso della discarica di Scarpino si chiude (almeno provvisoriamente) secondo il piu' classico canovaccio della commedia all'italiana, ovvero con lo stesso ente che aveva disposto la chiusura che ora dispone la riapertura, che come precisa un comunicato in perfetto politichese avverra' "con un monitoraggio continuo dello stato e delle attivita' del sito per tenere sempre sotto controllo la situazione e risolvere progressivamente i molti problemi aperti in modo condiviso, con un percorso guidato e controllato dagli enti di competenza sul rispetto delle prescrizioni" (39).  Degno di nota ricordare che e' dal 1986 che e' vietato con ordinanza comunale sostanzialmente qualsiasi tipo di utilizzo delle acque dei torrenti Cassinelle e Chiaravagna, perennemente a rischio di inquinamento da parte del percolato della discarica, ma evidentemente in questi decenni gli assessori all'ambiente dei vari enti territoriali devono avere sempre trovato qualcosa di piu' urgente da fare, come per esempio catturare gli scoiattoli dei parchi di Nervi...
7 giugno 2014

Dopo il caso della Tirreno Power esplode un'altra grana ambientale in Liguria con la chiusura per motivi di sicurezza della discarica di Scarpino, cui affluivano i rifiuti della citta' di Genova e di numerosi altri comuni. I risultati sono illustrati dalle foto sottoriportate: citta' invasa dalla spazzatura e previsioni di aumenti della tassa sui rifiuti, per la necessita' di doverli portare altrove.


(Foto tratta da repubblica.it)

       
Al momento in cui vengono scritte queste note la discarica e' stata provvisoriamente riaperta per circa una settimana, per consentire una frenetica ricerca di soluzioni. I liguri pero' non sembrano serbare rancori verso la classe politica locale, tanto che l'assessore regionale all'ambiente e' stato appena eletto al parlamento europeo.
7 giugno 2014

The Guardian (38) ha dedicato un articolo alla furia "animalicida" che attraversa il governo inglese.  L'articolo inizia cosi': "Pettirossi. Storni. Ballerine bianche (Nota: si tratta di uccelli passeriformi). Gabbiani reali. Poiane. Cormorani. Scoiattoli grigi. Volpi. La lista di uccisioni creata dal governo inglese sta diventando cosi' lunga che sta cominciando ad assomigliare al lavoro di uno psicopatico..."

L'articolo poi si dilunga con interessanti dettagli a criticare il comportamento del governo conservatore, spesso non immune dal perseguimento di privatissimi interessi come nel caso del poi abortito progetto del 2012 (dal costo di 400.000 sterline) mirato a rimuovere e ridurre in cattivita' le poiane che nidificavano vicino alle riserve di caccia.  Casualmente l'allora ministro dell'ambiente era anche proprietario di una tenuta agricola con annessa riserva di caccia ai fagiani...
7 giugno 2014

In un articolo pubblicato su The Telegraph (37) il biologo Ken Thompson ha criticato pesantemente le uccisioni di massa di tassi (accusati di trasmettere la tubercolosi bovina) ordinate dal governo, descrivendole come un'idea stupida resa inevitabile dalla convenienza politica di assecondare la lobby degli allevatori.  Il biologo afferma che "il governo ha speso una fortuna nel corso di svariati anni per verificare gli effetti delle uccisioni.  Hanno fatto un sacco di esperimenti e speso un sacco di soldi per verificare il modo in cui le uccisioni hanno funzionato oppure no in altre nazioni.  La conclusione di tutta questa ricerca e' stata che essenzialmente le uccisioni non funzionano". Anche il ministro dell'agricoltura del governo ombra ha dichiarato che l'uccisione dei tassi si e' dimostrata un "catastrofico, categorico ed inequivocabile fiasco".
25 maggio 2014

Si e' svolto regolarmente il presidio del 21 maggio in Piazza De Ferrari a Genova; con tranquilla determinazione gli attivisti intervenuti hanno manifestato per sei ore di fila davanti al palazzo della Regione esprimendo la propria indignazione.  Il presidio ha avuto un buon riscontro dalla carta stampata, che in vari casi ha riportato tesi da tempo sostenute da questo sito ma fin qui rimaste poco conosciute al pubblico, che ha quindi con l'occasione potuto rendersi conto almeno in parte delle grossolane lacune e inesattezze contenute nelle affermazioni dei sostenitori dell'eradicazione dello scoiattolo grigio.  Il Corriere Mercantile, quotidiano genovese allegato a La Stampa, ha per esempio preso atto della documentazione piu' volte qui citata e ha conseguentemente e correttamente riportato come lo scoiattolo rosso non sia affatto una specie a rischio di estinzione, contrariamente a quanto ripetuto fino alla nausea dalle fonti istituzionali (35).  Due attiviste sono anche riuscite a calare un vistoso striscione di protesta dalla facciata di Palazzo Ducale, e un altro attivista ha ripreso lo striscione stesso e inserito su YouTube un video che documenta anche il martellante lavoro di (contro)informazione svolto durante la giornata e protrattosi per tutta la durata del presidio (36).
18 maggio 2014

Come gia' osservato, gli scoiattoli grigi non sono le uniche vittime animali degli interessi umani.  Un articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano (34) riporta infatti che in Gran Bretagna il quotidiano The Guardian e' riuscito ad ottenere accesso a documenti riservati del dipartimento dell’ambiente e degli affari rurali grazie al Freedom of information act, e ha constatato che sono in corso da quasi un anno esperimenti mirati a verificare la fattibilita' di un progetto per gasare i tassi direttamente nelle loro tane.  I tassi sono ritenuti vettori della tubercolosi bovina, che rappresenterebbe “una tragedia psicologica ed economica per gli allevatori”.
18 maggio 2014

Mercoledi' 21 maggio, dalle 11 alle 17, si terra' un presidio in Piazza De Ferrari a Genova, di fronte alla Regione Liguria, per contestare l'eradicazione degli scoiattoli grigi dai parchi di Genova Nervi, ormai purtroppo quasi completata, e per informare la cittadinanza sui principali responsabili di tale azione.

Come sempre si invitano attivisti e simpatizzanti che parteciperanno al presidio a mantenere un comportamento corretto, e si ricorda che la lotta per i diritti degli animali e' una lotta contro discriminazioni ingiuste nei confronti di esseri senzienti, e quindi non e' compatibile con la tolleranza verso discriminazioni altrettanto ingiuste nei confronti di esseri umani.
18 maggio 2014

Stando a quanto riportato dal notiziario online "Giornale di Monza" (33) una persona e' stata denunciata dalla polizia provinciale per avere liberato presso un laghetto di Segrate (Milano 2) una nutria intrappolata e destinata quindi ad essere uccisa.  Le ipotesi di reato formulate sarebbero quelle di sabotaggio (sic!) ed interruzione di pubblico servizio.

Dalle poche righe dell'articolo sembra un caso tipico in cui una persona si e' trovata in conflitto tra quanto disposto dalla legislazione nazionale e quanto dettato dalla legge morale, e in cui il conflitto verteva su principi irrinunciabili, ossia il rispetto della vita di chi vuole vivere, e ha risolto gandhianamente e in modo non violento questo conflitto seguendo quanto dettato dalla legge morale.  Non si puo' quindi che esprimere comprensione e solidarieta' alla persona che ha fatto tale scelta.
11 maggio 2014

Sempre a proposito di elezioni europee, ci e' pervenuta una mail dove sostanzialmente si chiede di segnalare l'impegno in difesa degli scoiattoli grigi del parco di Genova Nervi da parte di Angelo Spano', candidato nella circoscrizione Nord Ovest per Green Italia - Verdi Europei, e di indicare eventuali altri nominativi di politici che si siano pure impegnati per evitare il massacro degli scoiattoli grigi in corso nel Nord Ovest (e fra poco nuovamente anche in Umbria).  Diamo atto che Spano' qualcosa ha cercato di fare, anche collaborando con attivisti di varia estrazione non collegabili a lui o al suo partito, e in particolare che il ricorso al TAR ligure (di cui si fa menzione in questa stessa sezione piu' sotto, e pur tenendo conto di un suo aspetto alquanto controverso) ha se non altro avuto il pregio di bloccare per due settimane le catture; non si e' invece al corrente di altri nominativi che abbiano fatto qualcosa di significativo, a parte occasionali interviste o interrogazioni per loro natura destinate a non avere seguito, ma si rimane naturalmente disponibili a fare presenti eventuali diverse occorrenze supportate da idonea documentazione.
11 maggio 2014

E' stata pubblicata di recente la notizia che il principe Carlo d'Inghilterra ha sottoscritto un cosiddetto "squirrel accord" (accordo scoiattoli) assieme ad esponenti governativi e a gruppi ambientalisti per dare nuova energia alle campagne di uccisione degli scoiattoli grigi.  Chris Packham, naturalista della BBC, ha commentato che il danno economico arrecato dagli scoiattoli grigi e' limitato e localizzato, che il controllo dovrebbe essere strettamente limitato alle aree dove trasmettono il poxvirus agli scoiattoli rossi (e sul punto si ricorda che la trasmissione del virus dai grigi ai rossi e' tutt'altro che certa, e inoltre che il virus in Italia non c'e'), che uccidere i grigi dove non infettano i rossi e' uno spreco di tempo, denaro ed energia, ed anzi e' un insensato vandalismo, e che l'unica soluzione definitiva sarebbe quella di sviluppare un vaccino per gli scoiattoli rossi.

Un portavoce dell'associazione Animal Aid ha invece commentato che le affermazioni secondo cui uccidendo gli scoiattoli grigi si sta cercando di salvare lo scoiattolo rosso sono fatte in malafede, dato che lo scoiattolo rosso non e' una specie in pericolo ma anzi abbondante nel suo habitat, e che esistono semmai altri metodi per proteggerlo, quali appunto la tutela del suo habitat.

The Guardian ha pubblicato un articolo (32) a commento intitolato "L'attacco del principe Carlo agli scoiattoli grigi e' solo nostalgia travestita da ambientalismo", e sottotitolato "Carlo dice di avere a cuore gli scoiattoli rossi, ma puo' avere motivazioni piu' personali e politiche per la sua sete di sangue", articolo che irride l'ambientalismo da operetta del principe alla ricerca di un paradiso terrestre mai esistito e conclude che se proprio ritiene di dover effettuare copiose stragi di animali innocenti per soddisfare la sua necessita' di provare la sensazione di essere in grado di controllare le cose e quella di avere uno scopo nella sua vita, allora cosi' sia, ma almeno non finga che sia l'unica soluzione possibile.
11 maggio 2014

In occasione delle elezioni europee 2014 e' stato realizzato un "santino elettorale" che invita esplicitamente a non votare per Renata Briano (PD), candidatasi nella circoscrizione elettorale del Nord Ovest.  Renata Briano e' l'assessore all'ambiente della Regione Liguria, ed e' politicamente responsabile dell'eliminazione totale degli scoiattoli grigi dal parco di Genova Nervi, ormai quasi completata.  Il materiale puo' essere scaricato dalla sezione "Attivismo" del sito, e consiste in un foglio formato A4 che contiene otto "santini" da ritagliare.
4 maggio 2014

Anche oggi si e' svolto un volantinaggio ai parchi di Genova Nervi, con le abituali attestazioni di simpatia da parte dei visitatori; per dovere di cronaca va detto che "finalmente" e' stato possibile incontrare due persone favorevoli alle catture: uno era un signore che sosteneva educatamente che gli scoiattoli grigi escono dal parco per inerpicarsi sulle alture e mettono quindi a repentaglio la sopravvivenza degli scoiattoli rossi.  Purtroppo il signore andava alquanto di fretta per cui non e' stato possibile fargli presente che non esiste evidenza documentale di questa tesi: e' vero che ci sono stati sporadici avvistamenti di scoiattoli grigi sulle alture del Levante genovese, ma e' altrettanto vero che e' stato deciso a tavolino che "dovevano" provenire dai parchi di Nervi senza che sia mai stato effettuato alcun tracking serio dei loro spostamenti.

Il secondo signore invece sosteneva con fare alquanto aggressivo che nel parco di Nervi ci devono stare solo gli scoiattoli italiani e non gli stranieri, e a giudicare dal suo atteggiamento non era invero chiarissimo se avesse in mente solo gli scoiattoli nel suo fervore xenofobo; chiaramente con quella persona non e' stato possibile dialogare, ne' fargli notare che gli stessi ricercatori favorevoli alle catture ammettono che nei parchi di Nervi lo scoiattolo "italiano" non c'e' mai stato...

A parte questi due episodi la giornata si e' svolta come al solito: molti volantini distribuiti, molta indignazione espressa dai visitatori nei confronti dei responsabili delle catture, molta tristezza per il corso degli eventi.
2 maggio 2014

In merito al progetto di uccisione degli scoiattoli grigi in Umbria appena approvato e' stato pubblicato sul sito dell'Unione Europea un documento con le informazioni essenziali (31), dal quale si nota che il costo totale del progetto e' di 1.433.241 euro, di cui la meta' (716.620 euro) a carico dell'Unione Europea, e la durata e' prevista dal 1 ottobre 2014 al 1 ottobre 2018.
2 maggio 2014

Anche il pomeriggio del 1 maggio ha visto l'ormai consueto volantinaggio informativo ai parchi di Nervi, e l'altrettanto consueto sostegno dei visitatori; a queste azioni sul campo si accompagna il lavoro di ricerca, che ha portato a rintracciare un documento dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (30) che al suo interno alle pagine 63-70 contiene due relazioni sugli scoiattoli grigi a Genova e in Umbria, rispettivamente a cura di Bertolino e di Paoloni.  Il documento chiarisce abbastanza bene che la volonta' primaria dei ricercatori e' quella di uccidere gli scoiattoli grigi, e solo in subordine e in caso di opposizione sociale possono considerare alternative volte comunque alla loro eliminazione.  Nel caso di Genova Nervi l'alternativa inizialmente identificata era stata la cattura, sterilizzazione e successiva detenzione in cattivita' per il resto della vita, e solo a seguito di altre proteste si sono poi rassegnati a liberare in altri parchi gli scoiattoli sterilizzati, che comunque andranno ad estinguersi.

Degno di nota e' anche il passaggio che dice che si e' considerata l'introduzione dello scoiattolo rosso nei parchi di Nervi come "compensazione sociale" per la cittadinanza, a cui viene tolto uno scoiattolo ma ne verrebbe dato un altro.  Il documento dice chiaramente che nei parchi di Nervi lo scoiattolo rosso non c'e' mai stato, che la sua introduzione non avrebbe alcun valore diretto relativo alla conservazione dello scoiattolo rosso, ma che questa azione rappresenterebbe uno strumento per ottenere consenso sociale. Insomma, pare abbastanza chiaro che nella visione di questi profeti della scienza i cittadini sono poco piu' che persone cerebrolese incapaci di comprendere le cose e a cui bisogna dare un giocattolo dopo avergliene tolto un altro per evitare che si mettano a piagnucolare, e gli animali nient'altro che pezzi di un plastico ferroviario che devono stare in questo o in quel posto secondo le idee di chi evidentemente si sente il padrone del plastico stesso.

I documenti sul caso ligure e sul caso umbro, che sottolineano ripetutamente la necessita' di plasmare l'opinione pubblica anche ricorrendo all'aiuto di esperti di comunicazione, sono anche contrassegnati da un'ossessione per le "invasioni aliene" che ha portato perfino a costituire un "Alien Squirrel Emergency Team" (nientemeno!); chissa' se i suoi componenti si riuniscono in un bunker, magari vestiti in tuta mimetica e con l'elmetto appeso alla parete, pronti a lanciarsi all'esterno per salvare il mondo...
1 maggio 2014

Il blog "Il Journal" ha pubblicato un condivisibile articolo (27) a proposito dello stanziamento appena approvato da parte della Commissione Europea di 282,6 milioni di euro per 225 progetti in materia di ambiente e di clima (28).  Come nota l'articolo, uno di questi progetti e' dedicato alla "conservazione" dello scoiattolo rosso in Umbria, che in concreto vuol dire lo sterminio degli scoiattoli grigi li' residenti.  I giochi semantici degli uccisori di scoiattoli grigi sono del resto ormai abbastanza consueti: non e' politicamente corretto presentarsi per quello che si e', ossia degli uccisori di esseri senzienti, molto meglio cercare di passare per "protettori" di qualcosa o qualcuno, e quindi il progetto e' stato battezzato U-SAVEREDS quando il suo nome piu' appropriato sarebbe U-KILLGREYS.

Referente del progetto umbro e' Piero Genovesi dell'ISPRA, cioe' la stessa persona che assieme a Sandro Bertolino aveva pubblicato nel 2001 un volume intitolato "Linee guida per il controllo dello scoiattolo grigio in Italia" dove fra l'altro si affermava che gli scoiattoli grigi avrebbero potuto distruggere dal 10 al 15% del raccolto piemontese di nocciole, raccolto che, indifferente a tali previsioni, dieci anni dopo era invece cresciuto del 50%.

L'articolo del blog "Il Journal", di cui si raccomanda la lettura, riporta anche il link ad una delibera dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche (29) e osserva argutamente come tutte le affermazioni degli "esperti" relative ai danni causati dagli scoiattoli grigi siano espresse in forma ipotetica con ampio uso di verbi al condizionale, quasi a scarico anticipato di responsabilita'.  La delibera, che attribuisce alla Dottoressa Silvia Crotti l'incarico di responsabile tecnico scientifico del progetto all'interno dell'Istituto, indica come altri partecipanti al progetto la Regione Umbria, il Comune di Perugia, l'ormai immancabile Legambiente attraverso la sua sede regionale (che a quanto sembra si occupera' tra l'altro di andare nelle scuole ad "educare" i bambini...), l'Istituto Oikos e la Regione Lazio.

Il budget indicativo e' di un milione di euro, di cui la meta' a carico dei fondi europei, e come facilmente verificabile dalla lettura dei testi la sostanza del progetto si materializzera' principalmente in due modi: cattura e uccisione degli scoiattoli grigi (o sterilizzazione dove si incontrera' maggiore resistenza popolare) e una capillare azione di propaganda per ottenere il consenso dell'opinione pubblica, consenso che evidentemente non c'e'; in democrazia di solito le cose dovrebbero funzionare alla rovescia, si dovrebbe rispettare la volonta' popolare anziche' costruire costose strutture propagandistiche per "orientare" la volonta' stessa, ma evidentemente questo e' impensabile per determinate caste che si sentono depositarie del sapere e del potere.
27 aprile 2014

Proseguono i volantinaggi informativi a Genova Nervi, che si sono svolti anche il pomeriggio di Pasquetta e il pomeriggio del 25 aprile ottenendo le ormai abituali attestazioni di solidarieta' da parte dei visitatori dei parchi; dovrebbe essere ormai chiarissimo a chiunque non chiuda deliberatamente gli occhi che l'operazione di eradicazione degli scoiattoli grigi dal parco di Nervi si sta svolgendo sopra le teste e contro la volonta' delle persone. Per quanto possa valere, anche alcuni bambini precedentemente "indottrinati" nelle scuole dai responsabili del progetto, una volta ascoltato (naturalmente in presenza dei genitori) tutto cio' che prima era stato loro taciuto hanno concluso che il progetto e' ingiusto e che bisognerebbe lasciare in pace gli scoiattoli grigi.
16 aprile 2014

La consistenza numerica degli scoiattoli grigi nel parco di Genova Nervi si sta riducendo sempre di piu', a seguito delle continue catture da parte di chi come noto vuole eradicarli, e la rarefazione della loro presenza e' sempre piu' evidente alla cittadinanza, che non manca di mostrare in vari modi il suo disappunto.  Ci e' stata per esempio segnalata la crescente diffusione in zona di vari manifestini di protesta, di un paio dei quali ci e' stata fatta pervenire la foto, che riportiamo di seguito.  Nell'esprimere sostegno e solidarieta' a tutti coloro che in vari modi hanno deciso di far sapere alle istituzioni che considerano profondamente sbagliato ed antidemocratico un atto che non ha la minima legittimazione popolare, oltre ad essere di per se' ingiusto e violento, raccomandiamo pero' di porre attenzione a non danneggiare sia pure involontariamente gli alberi dei parchi.



16 aprile 2014

Il Parlamento Europeo ha approvato il nuovo regolamento sulle cosiddette specie aliene invasive, che verosimilmente aprira' le porte a massacri senza precedenti di sfortunati animali presenti sul territorio europeo da decine o centinaia di generazioni ma non originari dello stesso e quindi in quanto tali irrimediabilmente esposti alla violenza xenofoba delle istituzioni (26). L'ultimo passo formale mancante, che non dovrebbe tardare molto, e' ora l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.
7 aprile 2014

Nel pomeriggio di domenica 6 aprile un gruppo di volontari ha effettuato un volantinaggio informativo a Genova Nervi che ha ottenuto un buon riscontro; in breve tempo sono stati distribuiti circa 500 volantini e nessuna delle persone che si e' fermata anche solo per pochi secondi a parlare con gli attivisti ha dichiarato di essere d'accordo con le catture, che anzi sono state commentate con repulsione ed indignazione sia dai residenti che dai turisti, ad ulteriore controprova del dirigismo autoritario di strutture che ormai di democratico hanno solo la facciata, ma nel loro agire servono interessi e desideri che non sono quelli di chi dovrebbero rappresentare.
7 aprile 2014

Nel consueto lavoro di ricerca e scrutinio di informazioni sugli scoiattoli grigi e' capitato di rintracciare una determinazione dirigenziale della Provincia di Genova dell'ottobre 2013 (25).  Con tale determinazione, su richiesta della Regione Liguria, la Provincia ha autorizzato otto persone dell'Universita' di Genova e dell'Universita' dell'Insubria (Andrea Balduzzi, Andrea Marsan, Sebastiano Salvidio, Emanuele Fasce, Andrea Garrone, Adriano Martinoli, Damiano Preatoni e Lucas Wauters) ad effettuare le catture degli scoiattoli grigi.  La determinazione precisa che l'autorizzazione si riferisce alla "cattura degli esemplari appartenenti alla specie oggetto di controllo presenti nell’ambito dei Parchi comunali di Genova-Nervi e nelle aree circostanti".

E' assodato quindi che sussistono i permessi per le catture anche al di fuori dei parchi, come del resto gia' fatto notare commentando il contenuto dell'incarico esterno assegnato dall'Universita' di Genova per tale attivita'.

Rimane il fatto che l'appalto poi assegnato per le sterilizzazioni si riferisce inequivocabilmente ai soli scoiattoli residenti nei parchi di Genova Nervi, e quindi si rinnovano i dubbi sulla sorte prevista per gli scoiattoli catturati al di fuori dei parchi per i quali, e' bene ricordare, nel maggio 2012 era dichiaratamente prevista l'uccisione.  Per il vero la citata determinazione dirigenziale afferma anche che l'attivita' di controllo esclude qualsiasi forma di abbattimento, ma questo non spiega e anzi rafforza l'incongruenza della apparente mancanza dell'affidamento della sterilizzazione degli scoiattoli catturati all'esterno dei parchi.
29 marzo 2014

Il 4 aprile 2014, con inizio dei lavori previsto alle ore 9.30, si terra' a Strasburgo presso il Consiglio d'Europa una riunione della Commissione Permanente della Convenzione di Berna.  Tra i molti punti all'ordine del giorno si discutera' anche dell'avanzamento del progetto di eradicazione dello scoiattolo grigio in Italia, e non si ha motivo di dubitare che la rappresentanza italiana potra' nell'occasione rivendicare i propri meriti mettendo orgogliosamente sul tavolo i propri morti.
25 marzo 2014

E' stato pubblicato uno studio sulla presenza di scoiattoli grigi in Italia centrale, e piu' esattamente nella zona di Perugia (24).  Lo studio riporta che gli stessi si stanno espandendo alla non esattamente strabiliante velocita' (si fa per dire) di ben 290 metri all'anno, cioe' 3 centimetri all'ora, e cio' nondimeno la reazione che si potrebbe definire quasi pavloviana dei ricercatori e' quella ormai standard, ossia quella di invocare l'eradicazione.  Effettivamente a quel ritmo tra mille anni, nell'anno 3014, gli scoiattoli potrebbero avere percorso 290 km, ma noi non ci saremo a verificare; d'altronde se anziche' in avanti svolgiamo lo sguardo all'indietro possiamo agevolmente constatare che nel millennio trascorso tra l'anno di grazia 1014 e il 2014 sono successi cambiamenti un po' piu' rilevanti e un po' piu' preoccupanti di quelli di cui si sta discutendo, e cosi' indubbiamente sara' anche per il prossimo millennio.
23 marzo 2014

Il sito grey-squirrel.org.uk ha dedicato una pagina allo stato dell'arte delle ricerche in tema di squirrel poxvirus (23).  Da un punto di vista strettamente locale l'articolo potrebbe essere di poco interesse, dato che il virus in Italia ad oggi non e' mai stato reperito, e in effetti il sito invita a considerare l'ipotesi gia' in passato avanzata che lo squirrel poxvirus sia endemico in Gran Bretagna e preesista l'importazione di scoiattoli grigi, notando tra l'altro che un differente poxvirus affligge gli scoiattoli rossi in Spagna (dove non ci sono scoiattoli grigi), e un altro ceppo ancora colpisce gli scoiattoli grigi negli Stati Uniti.

Scendendo in considerazioni piu' tecniche, l'articolo osserva che fino al 2012 l'unico metodo utilizzato negli studi epidemiologici per identificare lo SQPV (squirrel poxvirus) e' stato quello chiamato ELISA, che pero' si limita ad identificare la presenza di anticorpi, ma non fornisce nessuna indicazione se gli scoiattoli siano tuttora malati o no, se quindi il virus sia ancora presente e su quale sia la sua carica virale - insomma il test non puo' assolutamente dire se uno scoiattolo possa essere vettore dell'infezione, cosa peraltro riconosciuta dagli stessi ricercatori.  Per identificare la presenza del virus e' necessario un altro test, detto qPCR, che peraltro non e' molto preciso tanto che un laboratorio che lo effettua afferma che e' raccomandato di ripetere il test tre volte per avere informazioni ragionevolmente attendibili.

E' comunque solo di recente che si e' iniziato ad utilizzare il metodo qPCR per studi epidemiologici sugli scoiattoli, e in particolare l'articolo esamina i risultati di uno studio pubblicato quest'anno e svolto su 248 scoiattoli (208 grigi e 40 rossi).

Il test ELISA ha mostrato la presenza di anticorpi in 54 di essi (di cui 53 grigi e 1 rosso), mentre il test qPCR ha rivelato 23 scoiattoli positivi (20 grigi e 3 rossi); i dati pero' non sono sovrapponibili, in quanto solo 4 scoiattoli (3 grigi e 1 rosso) mostravano sia anticorpi che la presenza effettiva del virus.  In altri termini, solo il 7% degli scoiattoli con anticorpi era portatore del virus, e solo 3 scoiattoli rossi su 40 sono stati trovati affetti dal virus che a sentire i conservazionisti rappresenterebbe invece la causa di una strage di dimensioni bibliche.

Un altro dato interessante e' che la carica virale negli scoiattoli rossi e' risultata 2.500 volte piu' alta che negli scoiattoli grigi; in altri termini, gli scoiattoli rossi sono enormemente piu' infettivi di quelli grigi e quindi piu' suscettibili di trasmettere l'infezione.  Lo studio citato nota anche che molti scoiattoli rossi sono stati uccisi in quanto sospetti di essere ammalati del poxvirus, ma dagli esami e' poi risultato che non lo erano affatto; un brillante risultato davvero per i "protettori" degli scoiattoli rossi...

L'articolo poi esamina i risultati delle analisi su saliva, urina, feci ed ectoparassiti (pulci, zecche ed acari).  Quest'ultimo caso e' forse il piu' interessante, in quanto il virus e' stato trovato solo negli ectoparassiti reperiti su scoiattoli anch'essi affetti dal virus, con il notevole particolare che nel caso degli scoiattoli rossi tutti gli ectoparassiti sono risultati infetti, mentre nel caso degli scoiattoli grigi zecche ed acari non avevano il virus, e solo il 27% delle pulci lo aveva; inoltre la carica virale delle pulci reperite sugli scoiattoli grigi era 115 volte inferiore rispetto a quella delle pulci sugli scoiattoli rossi, il che evidenzia nuovamente come questi ultimi siano molto piu' infettivi degli scoiattoli grigi.

In conclusione, il test ELISA (e la presenza di anticorpi) non e' un metodo utile per valutare se uno scoiattolo puo' trasmettere l'infezione, ed inoltre i dati sembrano suggerire che siano semmai gli scoiattoli rossi ad infettare i grigi con il virus (e non viceversa), da cui per loro fortuna questi ultimi riescono di solito a riprendersi in tempi brevi, mentre il potenziale infettivo dei grigi come misurato dalla carica virale appare estremamente basso, per cui le stragi di grigi in quanto sospetti "untori" del poxvirus appaiono ancora piu' senza senso.
21 marzo 2014

Il Consiglio di Stato in sede di giudizio di merito ha respinto il ricorso presentato dall'associazione VAS, e confermato quindi il via libera a catture e sterilizzazioni degli scoiattoli del parco di Genova Nervi, analogamente a quanto in precedenza aveva fatto il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria.
19 marzo 2014

Il governo inglese riconosce di avere perso la sua battaglia durata 140 anni contro gli scoiattoli grigi e ammette che eradicarli e' impossibile (22); per conseguenza viene abolita la legge che imponeva a chiunque vedesse uno scoiattolo grigio nei propri terreni o giardini di segnalarne la presenza alle autorita', a pena di sanzioni economiche in caso di mancato adempimento; il ministero dell'ambiente del resto ammette che nessuno era mai stato sanzionato, e al tempo stesso che non riceveva piu' segnalazioni ormai da svariati anni.  Con l'occasione i giornali informano che in Inghilterra (non in Gran Bretagna, che comprende anche la Scozia, ma proprio in Inghilterra) sono ancora presenti dai 15.000 ai 30.000 scoiattoli rossi, con buona pace dei propagandisti nostrani che invece dicono che cola' si sono estinti.
15 marzo 2014

Esplode in Liguria il caso della Tirreno Power, societa' la cui centrale elettrica a carbone di Vado Ligure e' stata posta sotto sequestro cautelativo dalla Procura di Savona con la pesante accusa di avere causato circa 400 morti nel periodo 2000-2007 (e altri negli anni a seguire) a causa dell'inquinamento ambientale provocato dalla centrale stessa, che secondo l'accusa non avrebbe rispettato le prescrizioni in tema di emissioni.  L'azienda naturalmente ha respinto le accuse e sara' il seguito giudiziario a dire una parola definitiva.

Il giudice per le indagini preliminari nel suo decreto di sequestro preventivo parla tra l'altro di "totale carenza di controlli da parte delle autorita' preposte" e di "neghittosità degli organi pubblici chiamati a svolgere attività di controllo, e che, lungi dal sanzionare le dette inottemperanze, hanno ritardato in modo abnorme l’emissione dei dovuti provvedimenti ed emesso alla fine una AIA estremamente vantaggiosa e frutto di un sostanziale compromesso in vista della costruzione di un nuovo gruppo a carbone che si presenta come meramente ipotetica, non preoccupandosi da ultimo di imporre l’adempimento delle prescrizioni in ordine alla collocazione dello SME (Sistema Monitoraggio Emissioni)".

Dalla lettura dei giornali pare che i suddetti organi pubblici abbiano prontamente iniziato a chiamarsi fuori praticando l'antica arte dello scaricabarile; la rete savonese "Fermiamo il carbone" in un articolo pubblicato dal Secolo XIX (21) sottolinea invece quelle che a suo avviso sono le responsabilita' politiche e morali delle persone all'apice di quegli stessi organi.

E' appena il caso di osservare che analoga neghittosita' di quegli stessi organi pubblici in tema di tutela dell'ambiente non e' stata riscontrata nel caso degli scoiattoli grigi del parco di Genova Nervi; loro si' che potevano creare disastri ambientali e andavano quindi fermati a tutti i costi...
15 marzo 2014

Come gia' fatto notare piu' sotto, l'Universita' di Genova ha assegnato un incarico esterno di controvalore pari a 15.000 euro avente ad oggetto il coordinamento e la partecipazione alle attivita' di cattura degli scoiattoli grigi ed altre attivita' correlate.  Il contratto risulta essere stato stipulato in data 1 ottobre 2013, con data prevista di inizio delle prestazioni fissata in data 20 novembre 2013.  In entrambe quelle date pero' la Regione non aveva ancora assegnato l'appalto per la sterilizzazione degli scoiattoli (la successiva determinazione dirigenziale per l'aggiudicazione del servizio e' infatti datata 28 novembre 2013), per cui risulta non immediatamente evidente su quali basi l'Universita' abbia assegnato un incarico di coordinamento delle catture senza che esistesse ancora la certezza che le catture propedeutiche alle sterilizzazioni si sarebbero potute effettuare nei tempi indicati dal contratto.

Un'altra apparente incongruenza dell'incarico di collaborazione esterna e' che lo stesso prevede "coordinamento e partecipazione alle attività di cattura degli scoiattoli grigi presenti nei Parchi di Genova Nervi e zone circostanti", ma la determinazione dirigenziale 122 del 28 novembre 2013 cosi' come il capitolato della gara di appalto sono chiarissimi nell'avere assegnato il "servizio di sterilizzazione di scoiattoli grigi americani (Sciurus carolinensis) siti nei parchi di Genova - Nervi", e quindi allo stato delle informazioni disponibili non e' per nulla comprensibile se e a che titolo vengano catturati scoiattoli al di fuori dei parchi e che fine gli stessi facciano.
15 marzo 2014

Proseguono catture e uccisioni (o sterilizzazioni nel caso di Genova) degli scoiattoli grigi.  Per gli scoiattoli questo e' pieno periodo riproduttivo, ed e' quindi ragionevole pensare che moltissime delle femmine catturate saranno incinte o avranno partorito da poco; le catture avranno quindi un impatto devastante sulle comunita' di scoiattoli, ma e' altrettanto ragionevole pensare che ai ricercatori della cosa importi poco o nulla, come evidenziato dal caso di Abano Terme del 2009 riportato nella sezione "Empatia".
5 marzo 2014

Ricercatori di un'universita' irlandese hanno pubblicato uno studio (20) che conferma quanto gia' evidenziato su base aneddotica: esiste una correlazione positiva tra la presenza delle martore e quella degli scoiattoli rossi, ed una forte correlazione negativa tra la presenza delle martore e quella degli scoiattoli grigi.  In particolare la presenza degli scoiattoli grigi si e' notevolmente rarefatta in un areale di 9.000 kmq precedentemente da loro presidiato, mentre si e' registrata una rinnovata e diffusa presenza di scoiattoli rossi dopo un'assenza quasi trentennale.  Anche le martore insomma prediligono uccidere gli scoiattoli grigi, ma non chiedono milioni di euro per farlo.

Lo studio contiene anche alcuni altri passaggi interessanti; in particolare conferma che lo squirrel poxvirus non e' mai stato osservato in Italia, e afferma nero su bianco che ad oggi non e' mai stato trovato un metodo efficace per il controllo a lungo termine delle popolazioni di scoiattoli grigi, e tanto meno per la loro eradicazione, e che anche solo ragionando sul breve periodo e a livello locale gli interventi devono essere intensi e ripetuti; in dettaglio si cita uno studio che evidenzia come gia' solo 10 settimane dopo l'applicazione di programmi di uccisioni di massa i numeri degli scoiattoli grigi erano ritornati ai livelli precedenti.

27 febbraio 2014

Attivisti in difesa degli scoiattoli grigi saranno presenti (meteo permettendo...) con un tavolo informativo domenica 2 marzo dalle 15.00 alle 18.30 all'ingresso sud ovest dei parchi di  Genova Nervi (ovvero l'ingresso piu' vicino alla stazione ferroviaria).
27 febbraio 2014

L'associazione Oltre la Specie ha pubblicato sul suo sito il resoconto audio dell'incontro tenutosi il 17 febbraio e relativo alle prospettive di lotta contro lo sterminio degli scoiattoli grigi (19).
27 febbraio 2014

Il Consiglio di Stato ha respinto l'istanza di sospensiva avanzata dall'associazione VAS, e fissato l'udienza di merito per il 20 marzo; proseguono quindi catture e sterilizzazioni degli scoiattoli di Genova Nervi.
21 febbraio 2014

Secondo quanto riportato da The Indipendent, in Gran Bretagna la Law Commission (organismo consultivo collegato al Ministero della Giustizia) ha presentato una proposta di legge che obbligherebbe i proprietari terrieri ad uccidere gli animali presenti all'interno dei propri terreni e appartenenti a specie considerate aliene ed invasive, con sanzioni fino a sei mesi di galera per chi non ottemperasse alla richiesta delle autorita' (18).  Come gia' piu' volte riportato, il filosofo Tom Regan qualifica come fascismo ambientalistico l'approccio che calpesta senza esitazioni i diritti degli individui in nome di un presunto interesse di quella che lui chiama comunita' biotica.  In questo caso pero' forse l'aggettivo "ambientalistico" e' superfluo, perche' l'impressione e' che si stia scivolando sempre piu' lungo una china autoritaria che si potrebbe definire tranquillamente fascista senza necessita' di ulteriori precisazioni.

L'articolo riporta anche l'opinione espressa nel 2009 dal Professor Christopher Smout, docente di storia ambientale alla St. Andrews University.  Secondo Smout il concetto di alloctono e' determinato culturalmente, e i tentativi di conservare l'identita' genetica della fauna britannica sono da considerarsi semi-razzisti; inoltre Smout aggiunge che la preoccupazione per le specie aliene e' relativamente recente e non turbava minimamente scienziati ed ambientalisti cinquant'anni fa, e che l'atteggiamento odierno verso gli alloctoni alle volte produce comportamenti alquanto bizzarri da parte degli studiosi.  Per mera cronaca, se da una parte Smout e' evidentemente contrario alle discriminazioni basate solo sull'origine geografica di questa o quella specie, dall'altra pero' sembra mantenere un atteggiamento rigidamente antropocentrico che classifica come nocivi e quindi eliminabili senza troppe cerimonie gli animali che interferiscono con le attivita' umane.
21 febbraio 2014

L'ordinanza con cui il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria ha respinto il ricorso presentato dall'Associazione Verdi Ambiente e Societa' (V.A.S.) e' una lettura che lascia un gusto amaro in bocca (17).  Sinteticamente, a detta del Tribunale il ricorso lamentava essenzialmente la mancata acquisizione del parere dell'ISPRA, e la tardiva opera di "informazione" (leggasi indottrinamento...) della cittadinanza, dato che solo nel dicembre 2013 la Regione aveva affidato a Legambiente Liguria un remunerato incarico in tal senso, la cui durata era pero' prevista eccedere di vari mesi la data prevista di fine delle operazioni di cattura e sterilizzazione.

Orbene, sul primo punto il Tribunale osserva che al contrario il parere dell'ISPRA era stato acquisito, ma e' forse piu' interessante quanto osserva sul secondo punto, ossia che "le doglianze inerenti alla carente (o tardiva) opera di informazione al pubblico non sono idonee a cagionare l’illegittimità del provvedimento impugnato e, comunque, paiono difficilmente conciliabili con la precedente condotta della ricorrente, concretizzatasi nella partecipazione alla selezione di progetti remunerati per l’attuazione della campagna informativa".  In altri termini, l'Associazione Verdi Ambiente e Societa' (V.A.S.) aveva dato alla Regione la sua disponibilita', dietro opportuno compenso, a svolgere il lavoro di "informazione" sul piano di "controllo" degli scoiattoli grigi.

Occorre ringraziare l'associazione perche' la sospensione cautelare delle catture ha comunque garantito agli scoiattoli due settimane addizionali di tranquillita'.  Occorre anche fare loro gli auguri per l'appello che a quanto si legge intenderebbero proporre davanti al Consiglio di Stato, sperando che siano in grado di esibire migliori argomentazioni.  Sia consentito pero' dire che questi auguri si fanno turandosi un po' il naso, come tanti anni fa usava dire un famoso giornalista quando invitava a votare per la Democrazia Cristiana solo per evitare alternative che gli parevano peggiori...
19 febbraio 2014

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria ha respinto il ricorso presentato dall'Associazione Verdi Ambiente e Societa' (V.A.S.) che in prima battuta aveva portato alla sospensione cautelare delle operazioni in essere.  Riprenderanno quindi catture e sterilizzazioni fino a raggiungere l'eradicazione completa degli scoiattoli dei parchi di Genova Nervi.
16 febbraio 2014

Il sito ambientalista greenreport.it ha pubblicato recentemente due articoli nettamente favorevoli all'eradicazione dello scoiattolo grigio e fortemente critici verso chi si oppone ad essa; mentre uno di essi e' un contributo esterno non attribuibile alla redazione, e che non merita particolare attenzione, l'altro (16) e' invece stato scritto da un redattore del sito ed e' un bell'esempio di cattiva informazione accoppiata anche ad una apparente conoscenza solo superficiale dell'argomento di cui si sta parlando. L'articolo infatti contiene almeno due affermazioni grossolamente non corrispondenti al vero:

1) si afferma che la clinica che aveva vinto la prima gara per la sterilizzazione degli scoiattoli dei parchi di Genova Nervi avrebbe poi rinunciato perche' minacciata dagli animalisti.  La tesi e' priva di fondamento, e per constatarlo sarebbe bastato consultare la documentazione relativa alla gara di appalto sul sito della Centrale di Acquisto della Regione Liguria.  Alla prima gara in effetti aveva partecipato solo una clinica veterinaria che pero' non aveva vinto proprio niente per il semplice fatto che la sua offerta non era stata accettata per carenza di un requisito amministrativo.  La verifica dell'attendibilita' delle informazioni e' un esercizio normalmente richiesto a chi vuole fare seriamente opera di informazione e non di propaganda.

2) e' analogamente priva di fondamento l'affermazione che le trappole siano controllate a vista, come gli attivisti genovesi hanno potuto constatare di persona, ed e' pure priva di fondamento l'affermazione che le trappole siano dotate di un sistema di rilevamento radio, come facilmente constatabile osservando foto e video in precedenza pubblicati, e come del resto implicitamente confermato dallo studio poco sotto riportato.

E' anche perlomeno stravagante affermare che i biologi del'IUCN sosterrebbero che "presto la razza rossa europea finirebbe per scomparire cosi' come e' accaduto in Gran Bretagna".  Se cosi' fosse sarebbe ragionevole che l'IUCN elencasse lo scoiattolo rosso come specie a rischio, mentre al contrario e' sistematicamente elencato come specie NON a rischio.

L'articolista non sembrerebbe poi nemmeno molto a suo agio con la geografia, il che non deporrebbe molto a favore dell'attendibilita' delle sue affermazioni in tema di biologia.  Fino a prova contraria infatti la Scozia fa parte della Gran Bretagna, e in Scozia (e quindi in Gran Bretagna) e' pacifico che la popolazione di scoiattoli rossi e' tutt'altro che estinta.  Ma siccome l'affermazione e' virgolettata e attribuita a "gli zoologi e i biologi italiani e dell’Iucn" e' necessario concedere il beneficio del dubbio e ipotizzare che a prendere un brutto voto e a dover urgentemente ripassare geografia siano questi ultimi e non l'articolista.

Infine, dalla sua scheda personale presente sul sito risulta che l'articolista appartiene a Legambiente; date le posizioni di quell'associazione sul caso degli scoiattoli grigi la cosa invero non sorprende, e come tocco finale riportiamo di seguito la copertina di un rapporto pubblicato sul sito di Legambiente Lombardia, che mostra come ormai si sia perso anche il senso del ridicolo.

12 febbraio 2014

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria ha anticipato al 19 febbraio 2014 alle ore 9.30 l'udienza precedentemente prevista per il 6 marzo 2014 e relativa alla discussione della sospensiva concessa a fronte del ricorso avente ad oggetto la cattura e sterilizzazione di scoiattoli grigi nel parco di Genova Nervi.
11 febbraio 2014

Il sito scoiattologrigio.org organizza altri tre presidi di protesta davanti alla clinica veterinaria incaricata di sterilizzare gli scoiattoli dei parchi di Genova Nervi.  I presidi si terranno quindi all'altezza del civico 4R di Via Borgoratti il pomeriggio di venerdi' 14 febbraio a partire dalle 16, il pomeriggio di mercoledi' 19 febbraio a partire dalle 16, e la mattina di sabato 22 febbraio a partire dalle 9.30, con durata massima prevista di 3 ore.

Per contenuti e modalita' di svolgimento dei presidi si rinvia alla nota pubblicata poco sotto e datata 4 febbraio 2014.
11 febbraio 2014

E' stata pubblicata recentemente una ricerca sulla fauna macroparassitica degli scoiattoli grigi (15).  Gia' nel titolo non si parla di "scoiattoli grigi", ma di "scoiattoli grigi alieni", e questo di per se' denota il livello di indottrinamento ormai tipico di certi ambienti.  A prescindere dalle facili ironie su rilevanza e utilita' per il progresso dell'umanita' di una dissertazione su quali pulci o vermi possano affliggere gli scoiattoli, quello che e' interessante e' leggere su chi e' stata svolta la ricerca, e con quali modalita': oggetto delle osservazioni infatti sono stati i cadaveri di 277 scoiattoli grigi catturati ed uccisi tra il 2011 e il 2013 in Piemonte ed in Lombardia nell'ambito del progetto Life.  Ebbene, l'autrice informa che le gabbie trappola usate per le catture venivano controllate due o tre volte al giorno, il che e' un'ulteriore conferma che le gabbie non sono affatto dotate di dispositivi radio trasmittenti per avvisare i ricercatori dell'avvenuta cattura e limitare quindi il tempo di prigionia e lo stress per gli animali.  Le foto scattate a Genova del resto parlano chiaro, e testimoniano una volta di piu' una certa deprecabile abitudine a ricorrere ad affermazioni non veritiere per far apparire il progetto meno inaccettabile di quanto in effetti e'.
8 febbraio 2014

Si sono svolti i primi due presidi di protesta davanti alla clinica veterinaria incaricata di sterilizzare gli scoiattoli dei parchi di Genova Nervi.  Il presidio di venerdi' pomeriggio e' stato indubbiamente ostacolato dal maltempo e dalla pioggia battente, mentre quello di sabato mattina ha goduto di condizioni metereologiche molto piu' favorevoli.  Se venerdi' e' stato possibile solo distribuire un numero limitato di volantini informativi ai pochi passanti e ad alcuni clienti che si dirigevano verso lo studio veterinario, sabato e' stato possibile attirare l'attenzione di molte piu' persone residenti  in zona e di clienti dello studio, ricevendo numerosi attestati di solidarieta'.   A consuntivo delle due giornate un paio di persone definitesi clienti dello studio hanno detto agli attivisti che non porteranno piu' li' i loro animali, mentre una terza persona ha assicurato che alla prima occasione utile chiedera' spiegazioni allo studio veterinario della loro partecipazione ad un'attivita' iniqua.

E' appena il caso di osservare che i presidi si sono svolti in maniera assolutamente pacifica, senza che si sia udita alcuna ingiuria o minaccia, a dispetto di quanti, vedendo sempre piu' intaccata la credibilita' delle proprie ormai traballanti argomentazioni, dipingono ad arte chi difende gli scoiattoli grigi come pericolosi estremisti.

Altri presidi verranno organizzati appena possibile, e se ne dara' opportuna informazione sul sito.

Infine, si ringraziano sinceramente tutti gli attivisti che hanno partecipato ai presidi, auspicando una rinnovata presenza alle prossime iniziative.
8 febbraio 2014

L'Universita' di Genova ha assegnato un incarico esterno di controvalore pari a 15.000 euro avente ad oggetto il coordinamento e la partecipazione alle attivita' di cattura degli scoiattoli grigi ed altre attivita' correlate (14).  Tale incarico copre il periodo dal 20 novembre 2013 al 20 novembre 2014 e fa seguito ad altro similare incarico affidato allo stesso beneficiario per controvalore pari a 20.000 euro, per il periodo dal 16 luglio 2012 al 16 agosto 2013.  Nelle news 2013  in data 1 novembre 2013 erano gia' state espresse delle perplessita' sull'assegnazione di (costosi) incarichi esterni pur in presenza al proprio interno di personale idoneo allo svolgimento dell'incarico, perplessita' che non si puo' che rinnovare.
5 febbraio 2014

Ci e' stata fatta notare la delibera di giunta regionale ligure 1539 del 2013, e in effetti per constatare la raffinata programmazione delle tecniche di persuasione dell'opinione pubblica e' interessante la lettura dell'allegato tecnico alla delibera stessa (13), che accordava 19.609 euro a Legambiente Liguria per lo svolgimento di un'attivita' "informativa" ormai chiarissima in contenuti, metodi e finalita'.  Se ne raccomanda quindi la lettura.
5 febbraio 2014

Riceviamo e con molta soddisfazione pubblichiamo il seguente comunicato stampa:
"L’Avv. Prof. Daniele Granara, a nome e per conto della Onlus ASSOCIAZIONE VERDI AMBIENTE E SOCIETA’ – V.A.S., in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore Senatore Guido Pollice, e su iniziativa dell’ex Consigliere provinciale Angelo Spanò, comunica che il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria, con Decreto Cautelare, Sez. II, 5 febbraio 2014, n. 52, ha accolto l’istanza cautelare proposta dalla Onlus ricorrente, per la sospensione dell'illegittimo Piano di Cattura e sterilizzazione degli Scoiattoli grigi del Parco di Nervi.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria, Sez. II, ha, così, sospeso l'attività di Cattura e Sterilizzazione degli Scoiattoli Grigi del Parco di Nervi, sino all’udienza cautelare del 6 marzo 2014.
La Onlus ricorrente e l’ex Consigliere Provinciale Angelo Spanò esprimono soddisfazione per aver ancora una volta contribuito all’affermazione dei valori costituzionali ed indisponibili in materia ambientale, garantito anche dall’equilibrato sviluppo dell’habitat naturale, dei valori naturalistici, della biodiversità e del sistema faunistico".
5 febbraio 2014

La Regione Liguria informa oggi sul suo sito (12) che il numero di scoiattoli fin qui catturati e sterilizzati e' di 13 individui; a partire dal 28 gennaio, data presunta di inizio delle catture, la Regione non aveva apparentemente fornito nessuna notizia sul suo sito, con tanti saluti alla doverosa trasparenza che ci si attende da un ente pubblico, ed e' curioso che questa comunicazione arrivi solo quando ha cominciato a diffondersi un'altra ben piu' gradita notizia, ovvero quella della sospensione provvisoria delle catture ordinata dal Tribunale Amministrativo Regionale.
4 febbraio 2014

Il sito scoiattologrigio.org organizza due presidi di protesta davanti alla clinica veterinaria incaricata di sterilizzare gli scoiattoli dei parchi di Genova Nervi.  I presidi si terranno quindi all'altezza del civico 4R di Via Borgoratti, il pomeriggio di venerdi' 7 febbraio a partire dalle 16, e la mattina di sabato 8 febbraio a partire dalle 9.30, con durata massima prevista di 3 ore.

L'obiettivo di questi e dei presidi che seguiranno e' quello di convincere lo studio veterinario a rinunciare a svolgere quel servizio, rendendolo consapevole della perdita di immagine e di clientela che inevitabilmente derivera' dalla partecipazione ad un'attivita' ritenuta inaccettabile da moltissime persone sensibili alle istanze animaliste e che si prendono cura di animali per i quali necessitano di servizi veterinari.

Durante il presidio si cerchera' di dialogare con le persone che si recheranno con i loro animali presso lo studio, per informarli della situazione e chiedere loro di valutare la possibilita' per il futuro di rivolgersi altrove per le cure da prestare ai propri animali, almeno fino a quando lo studio non rivedra' la sua posizione.

E' appena il caso di ricordare che il boicottaggio di attivita' economiche ritenute eticamente inaccettabili rientra nelle migliori tradizioni delle lotte nonviolente, cosi' come va ricordato che lo scopo del boicottaggio nonviolento non e' quello di distruggere qualcosa ma di indurre qualcuno ad adottare comportamenti virtuosi, che nel caso in questione sarebbero appunto rappresentati dalla rinuncia alla sterilizzazione degli scoiattoli.

In termini pratici si invitano gli attivisti che parteciperanno ai presidi a mantenere un comportamento rispettoso, e si ricorda altresi' che la lotta per i diritti degli animali e' una lotta contro discriminazioni ingiuste nei confronti di esseri senzienti, e quindi non e' compatibile con la tolleranza verso discriminazioni altrettanto ingiuste nei confronti di esseri umani.
1 febbraio 2014

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, augurando la migliore fortuna all'iniziativa legale intrapresa: "L’Avv. Prof. Daniele Granara, a nome e per conto della Onlus ASSOCIAZIONE VERDI AMBIENTE E SOCIETA’ – V.A.S., in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore Senatore Guido Pollice, comunica che è stato notificato al TAR Liguria, il ricorso avente ad oggetto, la cattura e sterilizzazione di scoiattoli grigi (Sciurus carolinensis), nel parco di Genova-Nervi.".
31 gennaio 2014

La commissione ambiente del parlamento europeo ha dato la prima approvazione al regolamento sulle cosiddette specie aliene invasive (11), e il delirio di xenofobia applicata agli animali non umani da parte dei componenti la commissione ha perfino ecceduto le proposte inizialmente messe sul tavolo.  La proposta originaria contemplava infatti un limite di 50 specie da inserire nelle liste di proscrizione, ma questo tetto e' stato eliminato dalla commissione ambiente rendendo potenzialmente illimitato l'elenco di specie animali (e vegetali) che potranno essere spazzate via dal nostro continente attraverso insensati e costosissimi progetti.

Se poi questo non bastasse, i nostri euroburocrati orwelliani hanno anche pensato che per loro la xenofobia applicata tra diversi continenti evidentemente da sola non e' sufficiente, e occorre quindi assolutamente trovare qualche occasione per discriminare anche chi indiscutibilmente appartiene al continente europeo.  Conseguentemente si e' deciso di combattere anche le specie che sono si' europee, ma tipiche di una nazione e pero' presenti anche in altre, e quindi pure da considerare in qualche misura aliene e invasive, e pertanto anche alle specie con quelle caratteristiche verranno applicate adeguate misure di rappresaglia nelle nazioni non di origine.

Da notare che se pero' le specie definite aliene ed invasive rivestono un certo interesse economico le stesse potranno continuare ad essere allevate; in altri termini, se anche ufficialmente si dice di voler combattere qualcosa che si ritiene nocivo, nei fatti si conferma poi che l'unico vero e universale metro di accettabilita' di una specie e' la possibilita' o meno di trarne lucro economico.
28 gennaio 2014

Attivisti operanti nella zona di Nervi hanno segnalato l'inizio delle operazioni di cattura degli scoiattoli residenti nel parco, e ci hanno fatto pervenire foto delle gabbie trappola li' posizionate (4) (5).

La notizia si e' rapidamente diffusa, ed e' stata anche oggetto di un servizio video da parte del quotidiano Il Secolo XIX (6).

Dall'esame delle foto e del video sembrerebbe che si tratti di normalissime gabbie trappola la cui unica "dotazione" supplementare consiste in una targhetta che indica che le stesse sono correlate al progetto EC-Square.  Vale la pena ricordare che nel febbraio 2013 il professor Balduzzi dell'Universita' di Genova assicurava che le gabbie sarebbero state dotate di un rilevatore radio per indicare la presenza dell'animale e quindi consentirne il recupero nel piu' breve tempo possibile (7), ma a quanto pare anche questa affermazione del professor Balduzzi va annoverata tra le tante "inesattezze" istituzionali che hanno costellato questo sciagurato progetto.

L'inizio delle operazioni e' giunto in qualche modo inatteso dato che la gara per l'aggiudicazione del servizio di sterilizzazione era rimasta senza esito, in quanto l'unica struttura partecipante era risultata priva di un requisito, e alla data odierna il sito della Centrale Regionale di Acquisto della Regione Liguria nella sezione gare non sembra riportare ne' svolgimento ne' esito di una nuova gara, ma solo l'esito della precedente scaduta il 15 luglio 2013 e non aggiudicata (8).

Un'attivista con maggior talento investigativo ha pero' rintracciato sul sito una determinazione dirigenziale (9) dalla quale si evince che una nuova gara era stata indetta, e evidentemente non molto pubblicizzata, e che la stessa e' stata vinta dalla Clinica Veterinaria San Martino di Via Borgoratti 4R, studio associato dei veterinari Paola Scapin (direttore sanitario) e Massimo Ulbano (10), che con la loro collaborazione al progetto di eradicazione dello scoiattolo grigio entrano istantaneamente nella hit parade dei veterinari meno simpatici a chi crede nei diritti animali.

Si invitano quindi gli attivisti a contattare lo studio veterinario ai recapiti indicati sul suo sito per esprimere civilmente il proprio disappunto per la sua collaborazione ad un progetto che non viene certamente svolto nell'interesse dei "pazienti", ne' se considerati come individui ne' se considerati come specie, e a cui quindi non dovrebbe dare adesione un medico.  Si suggerisce altresi' di richiedere allo studio di considerare di rinunciare all'appalto, in quanto i vantaggi monetari derivanti dallo stesso sarebbero verosimilmente bilanciati dai danni di breve, medio e lungo termine relativi alla perdita di clientela attuale e potenziale, dato che la partecipazione al progetto non puo' che apportare un nocumento di immagine presso un numero sempre crescente di persone attente alle istanze animaliste e che tipicamente si prendono cura di animali per i quali necessitano di servizi veterinari.
25 gennaio 2014

La Lav ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha presentato le oltre 20.000 firme raccolte in calce alla petizione a sostegno degli scoiattoli grigi (2).  Si ritiene opportuno ricordare che quanto firmato dai cittadini e' la richiesta di abbandono del programma EC-Square, e quindi sostanzialmente cio' che e' stato chiesto e' di lasciare che gli scoiattoli vivano la loro vita senza interferenze da parte dell'uomo.  Il timore infatti e' che alcune associazioni animaliste, abdicando alle considerazioni etiche, finiscano per accogliere le tesi di consulenti biologi o naturalisti che sembrano ritenere che gli uomini (soprattutto gli "scienziati", gli "esperti" e i presunti tali, ovviamente) abbiano ricevuto il mandato divino di controllare e gestire la natura e le specie animali e vegetali, sia pure con metodi non cruenti, sulla base di una visione cosiddetta olistica e che in effetti meglio e' stata definita come "fascismo ambientalistico" dal filosofo Tom Regan.  Alle volte poi capita di leggere delle affermazioni che lasciano veramente perplessi sulla effettiva approfondita conoscenza dei temi discussi: si veda il caso del dott. Venturini, consulente di Essere Animali, che nel suo libro Ecobioevoluzione (3) scrive "Lo scoiattolo rosso ora e' in via di estinzione", affermazione che si e' ampiamente evidenziato essere priva di fondamento sulla base della documentazione prodotta dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, documentazione che un naturalista dovrebbe ben conoscere.    In concreto sarebbe apprezzabile sentire dalle associazioni, almeno in linea di principio, chiare parole anche contro catture e sterilizzazioni degli scoiattoli, e non solo contro le uccisioni.
25 gennaio 2014

Stando a quanto riportato dall'Ansa (1), il parlamento europeo sta procedendo sempre piu' speditamente verso l'approvazione di un regolamento che si tradurra' in una strage senza precedenti di specie animali e vegetali che hanno il solo difetto di non essere originarie di questo continente, e fra le specie inquadrate nel mirino c'e' anche lo scoiattolo grigio.  Il voto in commissione ambiente e' previsto per il 30 gennaio, e l'approvazione definitiva entro aprile.  Non risulterebbe che le associazioni animaliste stiano facendo alcunche' per opporsi al progetto, anzi come gia' fatto notare nelle news 2013 l'Eurogroup for Animals di fatto si e' schierato su posizioni di sostanziale appoggio al progetto.
 12 gennaio 2014

L'incontro organizzato dall'associazione Oltre La Specie per discutere le prospettive di lotta contro lo sterminio degli scoiattoli grigi, inizialmente previsto per lunedi' 20 gennaio, e' stato rinviato al 17 febbraio, sempre alle 19.30 presso la Pentola Vegana, Via Lecco 18, Monza.
(1) Articolo Ansa su europarlamento e specie aliene
(2) Video della conferenza stampa della Lav
(3) Introduzione al libro Ecobioevoluzione da parte dell'autore
(4) foto di una gabbia trappola posizionata nel Parco di Nervi
(5) foto di una gabbia trappola posizionata nel Parco di Nervi
(6) servizio del Secolo XIX sull'inizio delle catture a Genova Nervi
(7) Articolo de La Stampa del febbraio 2013
(8) schermata acquisita in data 28 gennaio 2014 della sezione Gare - Esiti del sito della Centrale Regionale di Acquisto
(9) determinazione dirigenziale n. 122 del 28/11/13 della Centrale Regionale di Acquisto
(10) sito della Clinica Veterinaria San Martino di Via Borgoratti 4R, Genova
(11) Articolo Ansa su europarlamento e specie aliene
(12) sito della Regione Liguria
(13) Allegato tecnico alla delibera di giunta regionale ligure 1539 del 2013
(14) Sito dell'Universita' di Genova
(15) Ricerca sulla fauna macroparassitica degli scoiattoli grigi
(16) Articolo su greenreport.it
(17) Ordinanza del TAR Liguria del 19 febbraio 2014
(18) Articolo su The Indipendent
(19) Resoconto audio dell'incontro tenutosi il 18 gennaio e organizzato da Oltre la Specie (file MP3)
(20) Studio della National University of Ireland
(21) Articolo del Secolo XIX del 15 marzo 2014 sul caso della Tirreno Power
(22) Articolo di The Telegraph
(23) Sito grey-squirrel.org.uk - considerazioni sullo squirrel poxvirus
(24) Studio sugli scoiattoli grigi in Italia centrale
(25) Provincia di Genova - determinazione dirigenziale 4394 del 2 ottobre 2013
(26) Sito del Parlamento Europeo
(27) Articolo su Il Journal.it
(28) Comunicato stampa della Commissione Europea
(29) Delibera dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
(30) Documento IUCN sulle cosiddette specie aliene invasive in contesti urbani
(31) Documento UE sul progetto di uccisione degli scoiattoli grigi in Umbria
(32) Articolo su The Guardian
(33) Articolo sul Giornale di Monza
(34) Articolo su Il Fatto Quotidiano
(35) Articolo sul Corriere Mercantile
(36) Video su YouTube
(37) Articolo su The Telegraph
(38) Articolo su The Guardian
(39) Notiziario della Provincia di Genova
(40) Articolo su TorinoToday
(41) Studio pubblicato sul Journal of Applied Ecology
(42) Studio pubblicato sull'Italian Journal of Mammalogy
(43) Articolo sulla BBC
(44) Articolo sul Mail Online
(45) Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte
(46) Articolo su torinoscienza.it
(47) Studio pubblicato sull'Italian Journal of Mammalogy
(48) Documento pubblicato dal distretto londinese di Richmond upon Thames
(49) Sito della Lav - appello ai senatori della commissione ambiente e industria
(50) Articolo del Corriere della Sera
(51) Giornalino dell'ISPRA
(52) Studio pubblicato dalla Universities Federation for Animal Welfare
(53) Articolo sul Corriere dell'Umbria
(54) Articolo su thejournal.co.uk
(55) Studio pubblicato su Plos One nel gennaio 2014
(56) Studio pubblicato su Plos One nell'agosto 2014
(57) Articolo sul Secolo XIX
(58) Articolo sul Secolo XIX
(59) Studio pubblicato sull'International Journal of Acarology
(60) Universita' di Genova - incarico di collaborazione esterna di marzo 2014
(61) Universita' di Genova - incarico di collaborazione esterna di ottobre 2013
(62) Universita' di Genova - incarico di collaborazione esterna di aprile 2012
(63) Universita' di Genova - incarico di collaborazione esterna di dicembre 2009
(64) Articolo pubblicato sull'Huffington Post
(65) Articolo sul sito dell'Universita' di Edimburgo
(66) Articolo sul Secolo XIX online
(67) Documentazione della Convenzione di Berna
(68) Articolo su The Telegraph
(69) Studio pubblicato su Mammal Review
(70) Studio pubblicato su Ecology and Evolution
(71) Articolo su La Stampa
(72) Articolo su Il Secolo XIX
(73) Comunicato stampa della Commissione Europea
(74) Sito del WWF - articolo sul Living Planet Report
(75) Sito di Greenpeace
(76) Sito del Nutrition Ecology International Center
(77) Articolo su Il Secolo XIX
(78) Sito rossoscoiattolo.eu
(79) Determinazione della Provincia di Torino
(80) Sito di Primocanale
(81) Studio pubblicato su Plos One nell'ottobre 2014
(82) Articolo su Legnano News
(83) Articolo del Fatto Quotidiano
(84) Articolo del Fatto Quotidiano
(85) Articolo del Fatto Quotidiano
(86) Pubblicazione della Commissione Europea sulle specie invasive
(87) Red Squirrel Translocation in Ireland. Irish Wildlife Manuals, No. 51
(88) Articolo su Il Messaggero

Dicembre 2014
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