Questo
sito non e' piu' operativo. E' rimasto in funzione nel periodo dal 2012
al 2018, durante il quale ha cercato di fornire materiale informativo a
coloro che intendevano battersi contro la brutale eradicazione degli
scoiattoli grigi dal territorio italiano, dapprima in Piemonte, Liguria
e Lombardia, e poi in Umbria. Il tentativo di opporsi alla strage di scoiattoli e' fallito, occorre riconoscerlo, e probabilmente non poteva che essere cosi', dato il volume di mezzi e di interessi anche economici mobilitato da chi quella strage voleva. Non avrebbe particolare senso proseguire, anche perche' il problema ha dimostrato di essere molto piu' ampio, e riguarda la dilagante follia xenofoba in ambito animale e vegetale promossa sistematicamente negli ultimi anni in campo scientifico, follia che ha poi trovato consacrazione in insensate normative europee. Inutile aggiungere che abituare le persone a pensare "diverso, straniero uguale nocivo, dunque da eliminare" ha significato anche contribuire vistosamente a diffondere un veleno i cui effetti oggi si vedono anche nell'ambito della societa' umana. Il sito rimane comunque in linea a solo scopo di documentazione di quanto avvenuto. Febbraio 2021
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(c) Can Stock Photo Questo scoiattolo
potrebbe passare fino a 12 o anche 24 ore consecutive in condizioni di
terrore e di stress estremo, a seconda della frequenza di controllo
delle gabbie trappola. Poi,
se ligure verra' sterilizzato, deportato e costretto all'estinzione
forzata, se piemontese, lombardo o umbro verra' ucciso con il gas.
Questi
trattamenti sono considerati "umani" da alcuni assessori
all'ambiente e docenti universitari, ma
questa definizione e' corretta solo a patto di precisare che si sta
parlando del loro
concetto di umanita', del tipo di umanita' di cui loro
sono rappresentanti. Questo sito ha l'ambizione di essere
utile ad un altro tipo di umanita', quello che invece considera
inaccettabile questo tipo di trattamenti e intende lottare per
impedirli.
Luglio 2018
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