Quando parliamo di
scoiattoli non stiamo parlando di pezzi di legno o di giocattoli di
plastica, stiamo parlando di esseri senzienti che come noi sono in
grado di provare sofferenza e dolore, cosi' come sono in grado di
provare piacere; stiamo parlando di individui che sono in grado di
provare sensazioni e sentimenti, magari gli stessi sentimenti che la
nostra civilta' violenta e menefreghista ormai non conosce
piu'. Questo video per esempio mostra uno scoiattolo che
difende dall'attacco dei corvi il corpo senza vita di un suo simile.
A queste forse inattese manifestazioni di empatia si contrappone la spietata brutalita' dell'uomo: nel 2009 ad Abano Terme era stata avvistata dalle persone sbagliate una sfortunata femmina di scoiattolo grigio che stava allattando i suoi piccoli. Nessuna pieta' c'e' stata per lei, nessuna pieta' per i piccoli appena nati, gli studiosi ci dicono che la famiglia e' stata rimossa, e non serve molta fantasia per immaginare cosa in effetti significhi quel verbo pronunciato da chi da anni invoca la soluzione finale per gli scoiattoli grigi (1). Quando si leggono gli scritti di certi docenti universitari, quando si sentono i discorsi di certi assessori, e' difficile non pensare a Salvatore Quasimodo che scriveva "Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo... T'ho visto... con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo". Questo video mostra una clinica veterinaria americana che gli scoiattoli li cura, come cura tutti gli animali selvatici, e che all'ingresso mostra un cartello che dice "Vieni a scoprire la bellezza della vita sulla terra, prendendotene cura, essendone curioso e celebrandola". Se dovessimo soccombere alla dittatura dei docenti e degli assessori ci resterebbe ancora un modo per prenderci cura della vita e per celebrarla: quello illustrato nel video sottoriportato, e chi puo' lo metta in pratica. (1) http://www.italian-journal-of-mammalogy.it/article/view/4463/pdf Agosto 2012
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